Nella notte di Pasqua, a Tortora, i Carabinieri della Stazione di Praia a Mare e della Sezione Radiomobile del N.o.r.m. della Compagnia di Scalea hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto d’iniziativa un marocchino e un algerino, entrambi senza fissa dimora, che nel pomeriggio avevano rapinato in casa un marocchino.
Alle 16.30 circa era giunta una telefonata alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Scalea con la quale è stata segnalata un’aggressione ai danni di un extracomunitario.
All’indirizzo riferito dall’utente è arrivata una pattuglia della Sezione Radiomobile che ha constatato che uno straniero era stato ferito e presentava il volto completamente tumefatto; ai Carabinieri ha riferito di essere stato aggredito nella sua abitazione da un suo connazionale e da un altro soggetto che gli avevano anche asportato effetti personali.
La vittima è stata soccorsa e portata all’ospedale a Praia a Mare; nel frattempo anche i militari della Stazione carabinieri di Praia a Mare sono stati allertati da un cittadino che aveva notato due persone sospette che stavano fuggendo a piedi in campagna in direzione del fiume Noce.
Grazie a questa indicazione gli equipaggi sono riusciti a raggiungerli in pochissimi minuti e a bloccarli proprio in prossimitĂ del fiume nel mentre cercavano di nascondersi tra la vegetazione.
Uno dei due, nel corso di perquisizione personale, è stato trovato in possesso anche di una collanina in argento precedentemente sottratta alla vittima dell’aggressione.
Le indagini, con il costante coordinamento della Procura della Repubblica di Paola, hanno permesso di raccogliere ulteriori elementi a carico dei fermati che, secondo quanto ricostruito, per sottrargli alcuni oggetti presenti in casa, hanno aggredito la vittima con inaudita violenza legandola addirittura con dei lacci di uno zaino per circa un’ora.
Parte dell’aggressione è stata anche filmata con un cellulare sottoposto a sequestro.
I due fermati sono stati portati presso la Casa Circondariale di Paola a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
La vittima è stata dimessa dall’ospedale con una prognosi di 90 giorni avendo riportato ferite su tutto il corpo.