A Serra San Bruno, nel vibonese, i carabinieri con il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (S.I.A.M.) dell’A.S.P. di Vibo Valentia ed il Nucleo Antisofisticazione e Sanità (N.A.S.) di Catanzaro hanno avviato una serie di controlli con l’obiettivo di tutelare la salute dei partecipanti ai numerosi eventi gastronomici che si sono svolti nel territorio.
Gli accertamenti hanno portato a risultati significativi: 6 ristoratori sono stati sanzionati per irregolarità legate alla sicurezza alimentare, 5 di loro sono stati multati per mancato rispetto delle norme sulla tracciabilità degli alimenti, un altro è stato sanzionato per violazioni delle disposizioni sulla sicurezza alimentare H.A.C.C.P e sequestrati 300 chili di alimenti non tracciati.
In totale, sono state applicate multe per 9.500 mila euro.
“L’azione della Procura, sotto la guida del Procuratore Camillo Falvo – si legge nella nota dei carabinieri – ha dato ulteriore incisività alle operazioni, dimostrando un forte impegno nella lotta contro le pratiche illecite che potrebbero compromettere la qualità e la sicurezza degli alimenti destinati al consumo pubblico. Questi interventi si inseriscono in un programma più ampio volto a salvaguardare la salute dei cittadini e garantire la trasparenza e la correttezza nel settore della ristorazione e dell’alimentazione.
I Carabinieri di Serra San Bruno in stretta collaborazione con le autorità sanitarie e sotto la supervisione della Procura di Vibo Valentia, continueranno a vigilare attentamente, programmando controlli regolari e interventi mirati nei punti critici della filiera alimentare.
In un’area come quella delle serre vibonesi, dove le tradizioni culinarie rappresentano un pilastro dell’identità e dell’attrattiva del territorio, questa campagna di controlli dimostra ancora una volta l’impegno delle istituzioni nel proteggere la salute pubblica e nell’assicurare la qualità dell’offerta enogastronomica, tutelando il patrimonio alimentare locale”.