Sequestrate quasi due tonnellate di cocaina al porto di Gioia Tauro: era nascosta nel pellet

I finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria ed il personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno sequestrato 1.170 chili di cocaina nel porto di Gioia Tauro del valore stimato in 187 milioni di euro.

La droga, suddivisa in un migliaio di panetti, era stata nascosta in un container proveniente da un porto del Brasile meridionale, e diretto in Italia, dentro sacchi di pellet nel tentativo di superare i controlli doganali e di polizia effettuati sistematicamente nell’area portuale di Gioia Tauro.

Sulla base di un complesso e articolato piano di interventi predisposto su tutta l’area portuale gioiese, sono state intensificate le ispezioni e i controlli per individuare, tra le migliaia di container movimentati giornalmente, quelli utilizzati dai sodalizi criminali per nascondere lo stupefacente.

In particolare, i finanzieri del Gruppo di Gioia Tauro e i funzionari del locale Ufficio delle Dogane, sulla scorta delle informazioni emerse nell’ambito dell’attività di analisi dei rischi e del controllo del sedime portuale, hanno selezionato e sottoposto ad accurate ispezioni 11 container sospetti, provenienti da un porto del Brasile meridionale, tutti diretti ad una società con sede in Reggio Calabria, dopo aver fatto scalo in Spagna. I container bloccati sono stati prima sottoposti ad una approfondita scansione radiogena, utilizzando i sofisticati scanner in dotazione all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, e poi a un’accurata ispezione con l’ausilio delle unità cinofile in forza al Gruppo della Guardia di finanza di Gioia Tauro. E’ stato così che la cocaina è stata scoperta. Gli atti dell’operazione sono stati trasmessi alla Procura della Repubblica di Palmi al procuratore Emanuele Crescenti e al magistrato di turno, per la convalida ed il successivo prosieguo delle indagini.

Il sequestro rappresenta uno dei più grossi risultati di servizio conseguiti nel Porto di Gioia Tauro negli ultimi dieci anni e dimostra ulteriormente la notevole rilevanza dello scalo calabrese, dove, dall’inizio dell’anno, sono state sottoposte a sequestro oltre 2 tonnellate di cocaina.

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