Sanità. Manifestazione a Catanzaro il 10 maggio “Qui si muore-Calabria alza la testa!”

Si chiama “Qui si muore- Calabria alza la testa” la manifestazione per il diritto alla salute organizzata per il prossimo 10 maggio alle ore 15.30 in piazza Prefettura a Catanzaro.

Tante le adesioni già registrate tra le quali quelle del Partito democratico calabrese e dei suoi Consiglieri regionali ma anche il Comitato 18 Gennaio di San Giovanni in Fiore nato dopo la morte di Serafino Congi, il 47enne padre di due bambine morto lo scorso 4 gennaio durante il trasporto in ambulanza verso Cosenza.

LA NOTA DEI DEM

Il Gruppo PD Consiglio Regionale Calabria unitamente al Partito Democratico Calabria aderisce alla manifestazione per il diritto alla salute, sabato 10 maggio, in piazza Prefettura a Catanzaro 
Basta silenzi e attese: è tempo di pretendere ciò che ci spetta. Una sanità pubblica che curi, che funzioni, che non costringa a scappare o a rinunciare alle cure.
Ogni giorno i calabresi vivono sulla propria pelle un sistema sanitario allo stremo che non garantisce più assistenza, diagnosi, prevenzione. È un diritto negato.
Il PD sarà in piazza con cittadini, sindacati, comitati e amministratori perché questa non è una battaglia di parte, è una battaglia di dignità e di giustizia.

NOTA DEL COMITATO 18 GENNAIO DI SAN GIOVANNI IN FIORE

Sono passati 3 mesi e mezzo da quel tragico 4 gennaio che ha segnato la morte di Serafino Congi. Un giovane di 47 anni, strappato alla sua famiglia per mano di un Killer che si chiama servizio di emergenza urgenza inefficiente e inadeguato. Un killer che ha seminato altre vittime in questi giorni, l’ultimo è un bambino di cinque mesi di Corigliano Rossano. Come è noto Serafino colpito da infarto, è rimasto tre ore nel pronto soccorso di San Giovanni in Fiore prima di essere trasportato a Cosenza per i trattamenti del caso ed morto durante il trasporto in ambulanza. Un trattamento tempestivo all’ ospedale hub di Cs, con molta probabilità gli avrebbe evitato la tragica fine e consentito di continuare a vivere vicino alle sue bambine e a sua moglie.

La magistratura ha aperto una indagine per accertare eventuali responsabilità. La comunità di San Giovanni in Fiore ed in particolare la famiglia di Serafino, attendono di conoscere le conclusioni dell’indagine confidando nel rigoroso e delicato lavoro degli inquirenti su cui è accesa l’attenzione dell’opinione pubblica e degli organi di informazione regionali e nazionali. È da rilevare con grande preoccupazione che, a fronte della grave condizione in cui versa il servizio di emergenza/urgenza , ad oggi nulla si è  mosso. Nulla è stato fatto per potenziare, riorganizzare e rendere efficiente, adeguato e tempestivo detto servizio. Agli annunci di potenziamento del personale medico nei giorni successivi alla morte di Serafino, non sono seguiti atti conseguenti e fatti concreti. Se, malauguratamente, dovesse ripetersi una vicenda come quella di Serafino, ci sarebbero le stesse condizioni di oltre tre mesi fa. Cosa ancor più grave è  che di  fronte al perdurare di questa situazione di elevato rischio per i cittadini,  il Sindaco e gli amministratori comunali in questi mesi hanno continuato a raccontare informazioni prive di fondamento,  annunciando arrivi di medici e potenziamento dei servizi che  ad oggi non hanno alcun riscontro nella realtà. Si utilizza irresponsabilmente la vetrina dei social per postare video e foto attraverso cui si vende fumo e propaganda a piene mani. Ciò mentre in tutta la Calabria sta crescendo un movimento per contrastare ed invertire la devastante deriva che  travolge il sistema sanitario regionale. Un movimento per affermare il diritto alla tutela della vita. Anche la nostra terra ha diritto ad un servizio sanitario qualificato, capace di garantire il diritto alla cura della salute ad ogni cittadino.

Per questo Sabato 10 Maggio si terrà a Catanzaro una MANIFESTAZIONE REGIONALE promossa da una rete di associazioni di base che sta registrando la adesione crescente di tanti Sindaci a partire dalle città capoluogo.

Il Comitato 18 Gennaio aderisce alla manifestazione e rivolge un appello ai Sangiovannesi a partecipare. A tal proposito promuove una assemblea  pubblica per lunedì 5 maggio in preparazione della manifestazione regionale.

La nostra città deve tornare ad essere protagonista del proprio futuro. Un  servizio sanitario qualificato, efficiente e sicuro è la prima condizione per vivere sulla montagna e contrastare lo spopolamento.

 

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