Rissa tra detenuti calabresi e campani nel carcere minorile di Airola: ferito agente

Un gruppo di detenuti di origini calabresi si è scontrato con un gruppo di campani nel carcere minorile di Airola, nel Beneventano.

Tra sedie che volavano e tavoli ribaltati, nella rissa sono stati coinvolti una decina di detenuti.

A farne le spese un agente di Polizia Penitenziaria che è rimasto ferito.

Le sedie volavano – spiega Sabatino De Rosa, vicecoordinatore regionale campano per il settore minorile del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. E poi tavoli ribaltati, porte danneggiate, ed un appartenente alla polizia penitenziaria che per sedare la rissa ha riportato traumi guaribili in sette giorni seppur non dovuti ad aggressione diretta ma all’azione di contenimento. Tutto questo è avvenuto mentre i detenuti si trovavano nei locali della mensa per consumare il pasto. Tutto è partito da un detenuto che con una sedia ne ha aggredito un altro, scatenando così la maxirissa dove sono poi intervenuti altri detenuti schierandosi in diverse fazioni. Non sono noti i motivi di quanto accaduto ma pare che le fazioni contrapposte contassero nelle loro fila alcuni detenuti calabresi contro altri napoletani. Il personale di Polizia Penitenziaria presente sul posto ha cercato immediatamente di contenere i rissosi, riuscendo a placare il tutto evitando risvolti peggiori“.

Anche il settore della giustizia minorile – sostiene Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria – può e deve essere rimodulato, a cominciare dalla eliminazione della previsione che i giovani adulti fino al compimento del 25° anno di età possano permanere negli istituti penali per minori, condizione questa che è una delle ragioni principali dell’attuale ingovernabilità delle carceri minorili. Al collega ferito vanno la nostra vicinanza e solidarietà. Adesso vediamo se c’è ancora qualcuno che ci racconta la favoletta che nelle carceri minorili sono detenuti solo ‘bravi ragazzi che sono solo sfortunati’ e non invece anche delinquenti conclamati e criminali in erba, che non hanno alcun rispetto delle leggi dello Stato“.

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