La Guardia di Finanza di Bologna ha eseguito un’ordinanza di custodia in carcere ad un 39enne originario di Crotone, Omar Mohamed, e ad un campano, Massimo Nicotera, ritenuto appartenente ad un clan camorristico dell’hinterland napoletano.
I due sono indagati insieme ad altre 14 persone per una serie di reati, alcuni dei quali aggravati dal ‘metodo mafioso’: riciclaggio, reimpiego di proventi illeciti, usura, estorsioni, malversazione di erogazioni pubbliche, trasferimento fraudolento di valori, reati di stupefacenti, sfruttamento della prostituzione e tentato sequestro di persona.
Il crotonese, che gestiva cinque locali a Bologna, aveva quote di una societĂ di gestione di un impianto sportivo, viaggiava su auto di lusso e disponeva di un patrimonio immobiliare non ancora del tutto quantificato, è il personaggio chiave al centro dell’operazione coordinata dalla Dda bolognese.
Le indagini hanno consentito di ricostruire gli intrecci relazionali di cui beneficiava l’imprenditore calabrese e di come avrebbe ricevuto nel tempo “finanziamenti anomali” da parte di pregiudicati ritenuti vicini a Camorra e ‘ndrangheta.
Questi “prestiti”, a volte in contanti, altre con operazioni finanziarie, venivano poi reimpiegati nell’acquisizione di societĂ , immobili e auto di lusso. Come documentato dagli investigatori il denaro veniva poi ripulito e restituito anche grazie ad imprenditori locali, con l’emissione di fatture per operazioni inesistenti.