La fondatrice di CasaPaese, Elena Sodano, ha ricevuto, a Giarre, il Premio internazionale “Livatino – Saetta – Costa” per l’impegno sociale.
L’imprenditrice catanzarese è stata premiata con il riconoscimento intitolato alla memoria dei giudici eroi, per l’umanizzazione della cura rivolta alle persone affette da demenza.
Sodano, presidente dell’Associazione Ra.Gi. da più di 10 anni a Cicala, in Provincia di Catanzaro, ha fatto nascere una struttura innovativa che accoglie persone affette da Alzheimer e demenze neurodegenerative.
A Giarre è risultata tra i premiati della 30ma edizione del Premio internazionale “Rosario Livatino – Antonino Saetta – Gaetano Costa”, promosso dall’International Police Association (Ipa Italia) e assegnato a uomini e donne valorosi per la loro opera e l’alto senso di legalità nonché per l’impegno per gli altri divenuto l’obiettivo principale della loro vita.
La giuria, presieduta dalla professoressa Rosaria Carmela Livatino, coordinata dal commissario Carmelo Cavallaro e composta dai familiari dei giudici eroi, ha consegnato il Premio Internazionale all’Impegno Sociale 2025 all’imprenditrice della cura con la seguente motivazione: “Per distinguersi ogni giorno nell’umanizzazione della cura rivolta alle persone affette da demenza o da altri disturbi neurodegenerativi e per aver creato la CasaPaese per demenze di Cicala, modello unico di normalità di vita, restituzione di dignità e riscatto per le persone affette da demenza“.
“CasaPaese – ha sottolineato Cavallaro – è la Calabria che non si arrende. È un’opera di umanità che non ha uguali. È la voce gentile e ferma di chi crede che ogni vita vada onorata, anche quando dimentica. È legalità quotidiana, fatta di rispetto, di libertà, di gesti autentici. È una sfida alla solitudine, all’indifferenza, alla disumanità“.
“Ricevere questo riconoscimento intitolato alla memoria di tre giganti della giustizia, uccisi dalla mafia per il coraggio di credere in uno Stato giusto – ha detto Elena Sodano – è un onore che tocca l’anima e attraversa la storia. Essere premiata in un contesto che, tra i tanti, ha visto protagonisti Don Luigi Ciotti, Carlo Azeglio Ciampi, il procuratore Caselli e il magistrato Pier Camillo Davigo, insieme a grandi artisti come Franco Battiato e Andrea Bocelli, è un’emozione profonda e un’enorme responsabilità“.