Il nuovo prefetto di Crotone Franca Ferraro ha tenuto una conferenza stampa per presentarsi ai giornalisti.
“Sono arrivata in momento difficile in momento in cui dolore e speranza si accomunavano – ha detto. Io vengo da L’Aquila dove ho vissuto la tragedia del terremoto e dove dolore e speranza mi appartengono come persona e funzionario. Qui nei giorni scorsi ho visto la speranza nei ragazzi che hanno partecipato alla Giornata della Memoria e dell’impegno. Farò il possibile e l’impossibile per fare quello che la cittadinanza mi chiede. La Prefettura sarà punto riferimento per cittadini“.
Franca Ferraro è il nuovo prefetto di Crotone dal 13 marzo. 64 anni, proviene da L’Aquila dove ha ricoperto gli incarichi di capo di gabinetto del prefetto e poi di vice prefetto e di vicario. Subentra a Maria Carolina Ippolito trasferita ad Enna.
Tra lunedì e martedì prossimi – ha comunicato – saranno trasferite le ultime salme delle vittime del naufragio di Steccato Cutro che si trovano ancora nel Palamilone di Crotone.
“Vorrei restituire alla città il Palamilone – ha detto – entro martedì. Dobbiamo aspettare che partano le salme per estero e poi trasferiremo nel vecchio cimitero di Cutro le salme non reclamate e le eventuali salme dei dispersi che verranno recuperate“.
Il nuovo prefetto di Crotone ha poi informato che 36 superstiti del naufragio hanno fatto richiesta di protezione internazionale: sono ospitati presso un hotel a Crotone ed hanno già svolto le audizioni con la delegazione del governo tedesco per la ricollocazione in Germania.
Sono invece 18 i richiedenti asilo in Italia ospitati nei centri Sai; altri 18 si sono allontanati spontaneamente a vario titolo, mentre 4 sono in stato di arresto poiché ritenuti gli scafisti. Il prefetto Ferraro ha ribadito che le ricerche dei dispersi, 11 secondo le segnalazioni dei sopravvissuti, proseguiranno ad oltranza. Per quanto riguarda le salme già trasferite ha spiegato che sono al momento 78 salme: 43 in Afghanistan, 11 in Germania, 14 a Bologna, una è stata sepolta a Crotone, una in Finlandia, 6 in Pakistan e una rispettivamente in Iran e Tunisia.
Restano da trasferire 11 salme di cui 7 non identificate (4 adulti e tre bambini), 2 identificate e non reclamate (una è di un neonato); due invece andranno in Palestina ed Afghanistan.