Il prefetto Paolo Canaparo, direttore della struttura per la prevenzione antimafia del Ministero dell’Interno, ha partecipato alla Cittadella di Catanzaro ad un vertice con il presidente della Regione Roberto Occhiuto e il sottosegretario Wanda Ferro avente ad oggetto la realizzazione delle grandi opere di edilizia sanitaria in Calabria.
Il modello legalità utilizzato per Expo e Milano Cortina sarà attivato anche per la realizzazione dei nuovi ospedali calabresi.
“Attueremo anche qui il modello già testato con successo – ha detto il prefetto Canaparo – basato su controlli veloci e accurati per tutta la filiera delle imprese sia nella fase di affidamento che nella fase esecutiva. Prevista maggiore condivisione del patrimonio informativo, massima collaborazione in tutta la rete di prevenzione amministrativa antimafia e con tutti gli organismi giudiziari. L’obiettivo è quello della realizzazione delle opere nei tempi previsti. La procedura, che non presenta elementi di criticità, è stata testata nella ricostruzione post sisma in centro Italia e a Milano Cortina. Si tratta di strumenti molto ben affinati, ovviamente sarà necessaria la massima collaborazione dei territori. La rete dei controlli – ha aggiunto Canaparo – riguarderà sia la fase di affidamento dei lavori, con i contratti e sub contrati che saranno vigilati attentamente, sia la fase esecutiva che è quella più delicata dal momento che è quella in cui nei subappalti si può insinuare il rischio di infiltrazioni. Faremo tutto ciò rafforzando i controlli grazie ai gruppi interforze antimafia e grazie alla Dia e alla collaborazione delle istituzioni e delle parti datoriali e sindacali. Ho già avuto modo di apprezzare il grande spirito di collaborazione dei concessionari. Al sistema imprenditoriale dico di non avere timore a denunciare qualsiasi tipo di pressione e di indebita ingerenza perché prima si arriva e prima si riducono i rischi di infiltrazione. Il regime di vigilanza e di controllo antimafia già vigente è assolutamente efficiente e sarà così rafforzato. Nel protocollo di legalità noi prevederemo una fase transitoria in cui già chi già opera dovrà iscriversi presso l’anagrafe. E’ evidente che anche i controlli nei cantieri con questo nuovo sistema saranno ancora più accurati“.
“Sono molto riconoscente – ha detto Occhiuto – al ministro Piantedosi per avere messo a disposizione questa direzione. Tutte le aziende che saranno coinvolte nelle forniture di lavoro, di materiali per i nuovi ospedali dovranno iscriversi ad una anagrafe e saranno controllate dalla Dia in 15 giorni e poi, anche dopo, in caso di controllo con esito negativo avranno automaticamente un’interdittiva antimafia. E’ bene quindi che chi avesse intenzione di costituire o di comprare un’azienda per fornire tutto questo sappia che in Calabria opera questa struttura di controllo e verifica. E’ previsto che all’esito delle verifiche da parte del Ministero, della Dia e delle forze di polizia l’azienda venga posta in white list o black list. E comunque il controllo sarà esercitato anche dopo perché non ci deve essere alcuna possibilità che le tante risorse per gli ospedali calabresi vadano ai poteri criminali invece che nella direzione di costruire ospedali che da troppi anni i calabresi hanno aspettato e che sono stati solo sulla carta.
Mai come in questi tre anni e mezzo – ha sostenuto ancora Occhiuto – c’è stata un’accelerazione. Potrete verificare andando sui cantieri della Sibaritide e di Vibo. Tre anni fa non c’era praticamente nulla ora hanno un buon livello di avanzamento. Certo, è stato molto complicato: pensate che per aggiornare il piano economico finanziario (Pef) all’ospedale della Sibaritide ho dovuto attendere un anno e mezzo e adesso anche per il Pef degli ospedali di Vibo e di Palmi, senza i poteri assegnatemi. avrei dovuto aspettare probabilmente un altro anno e mezzo. Abbiamo raggiunto risultati nella costruzione dei nuovi ospedali mai registrati negli anni precedenti, ma questo non mi basta perché vorrei che entro un paio di anni i calabresi possano avere ospedali che per troppo tempo sono stati solo annunciati“.
Per il sottosegretario Ferro la “sinergia istituzionale è fondamentale perché così si potranno premiare le realtà imprenditoriali sane e oneste e donare alla regione una sanità che non sia più fabbrica di consensi ma che possa essere in realtà una fabbrica di salute. La Calabria – ha detto – è una regione che, come molte altre, ha delle difficoltà e il gioco di squadra delle varie istituzioni diventa l’arma più importante per fare capire alla criminalità organizzata di stare lontana dagli appalti, dai subappalti e dalle forniture. Con questa iniziativa credo che si siano messe da un lato le aziende sane e oneste nelle condizioni di potere investire e lavorare dall’altro di fare concretamente prevenzione lanciando un messaggio molto chiaro: lo Stato, la Regione Calabria, tutti coloro i quali faranno parte di questo accordo, dalle prefetture ai questori, a Dia, Guardia di finanza e Arma dei carabinieri, remiamo tutti nella stessa direzione che è quella di assicurare ai cittadini calabresi ospedali all’avanguardia, economia sana e possibilità di curarsi nella propria terra”
A seguire di è svolto il vertice con prefetti, questori, comandanti regionali e provinciali di carabinieri e guardia di finanza, Dia, rappresentanti dei sindacati e delle organizzazioni datoriali.