A Praia a Mare, nel cosentino, nel cosentino, ignoti hanno incendiato un’auto della Guardia costiera.
La macchina, una Fiat Panda, ha subito gravi danni nella parte posteriore.
Sull’episodio hanno avviato indagini i carabinieri.
“Il Comandante Generale della Guardia Costiera, Ammiraglio Nicola Carlone, esprime solidarietà e vicinanza al Titolare e a tutto il personale dell’Ufficio Locale Marittimo di Praia a Mare, a seguito del deplorevole gesto avvenuto la notte scorsa a danno dell’auto di servizio dell’Ufficio, interessata da un incendio di natura dolosa“.
“Si tratta – ha detto il sindaco di Praia a Mare, Antonino De Lorenzo – di un attacco frontale allo Stato, alla legalità . Lo condanniamo con forza e abbiamo garantito massima collaborazione alla capitaneria di Porto e ai carabinieri per assicurare i responsabili alla giustizia.
Questa mattina ho sentito sia il comandante del Circomare, Michele Lenti, che il capitano dei carabinieri Daniele Del Gaudio per comunicare al primo la nostra solidarietà e al secondo la disponibilità piena della nostra polizia locale a collaborare alle indagini“.
“Un gesto criminale animato da logica criminale – commenta Pietro Molinaro Presidente Commissione consiliare “Contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa – da parte di chi si vuole sottrarre a obblighi e controlli e rispettare la legalità . Sin dai primi accertamenti, è stato accertato che le fiamme che hanno avvolto l’auto sono di origine dolosa.
La Guardia Costiera insieme ad altri compiti di vigilanza svolge un lavoro importante e prezioso di tutela dell’ambiente marino, dei suoi ecosistemi, delle coste: il patrimonio più grande che abbiamo! Esprimo la mia massima solidarietà e vicinanza personale e istituzionale al comandante e agli uomini della Guardia Costiera ed alla comunità di Praia a Mare e auspico che quanto prima le indagini individuino i responsabili che hanno compiuto un gesto gravissimo che ha messo in pericolo anche le persone. Nessuno deve poter pensare di compiere certi atti e restare impunito. Sempre di più, istituzioni, forze sociali e cittadini dobbiamo fare squadra con i tutori della legalità per respingere qualsiasi forma di intimidazione“.