Sottosegretario Sibilia in Calabria: “In galera chi da accordi politico-mafiosi”

Seconda giornata in Calabria per il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia. La visita istituzionale iniziata ieri da Reggio Calabria, oggi ha portato il Sottosegretario nelle Prefetture di Vibo Valentia e Catanzaro. A Vibo Valentia il sottosegretario, alla presenza del prefetto Giuseppe Gualtieri, del vicario Eugenio Pitaro e delle massime autorità istituzionali e militari sul territorio, ha presieduto un incontro in Prefettura nel corso del quale è stato fatto il punto sul comparto sicurezza in provincia alla luce anche del potenziamento delle forze di polizia che lui stesso aveva annunciato nella sua prima visita a Vibo. «Trenta uomini in più in forza alla Questura che dimostrano – ha sottolineato Sibilia – la presenza dello Stato anche nei piccoli centri. Dall’ultima volta – ha continuato l’esponente pentastellato di Governo – la situazione è migliorata. Ci sono più forze dell’ordine per assicurare la sicurezza ai cittadini, si è ricostituito il nucleo dei beni confiscati, tutti segnali importanti – ha ribadito Sibilia – che confermano il lavoro del Governo contro il malaffare e la criminalità sottolineato nelle ultime ore anche dall’arresto del boss vibonese Pantaleone Mancuso detto “l’ingegnere”. Un segnale in più – ha chiosato – che si vuole dare all’Italia, alla Calabria onesta che vuole resistere». «Questi sono simboli importanti – ha spiegato il Prefetto Gualtieri – perché si capisce che lo Stato centrale è vicino anche alle periferie e si capisce che la provincia di Vibo è una di quelle province dove l’impegno è maggiore e dove vi sono percentuali di crescita e di cambiamento in termini di repressione e prevenzione del crimine». Proprio negli ultimi giorni, su impulso dello stesso prefetto, il blitz interforze sul cantiere del nuovo ospedale: «Questi controlli sono a vantaggio di chi fa impresa onesta perché – ha sottolineato Gualtieri – se le leve del malaffare sanno che il controllo è costante e continuo, gli stessi imprenditori sono invogliati a dire “no” a chi si fa avanti. Quindi – ha concluso il prefetto – questi controlli continueranno proprio perché vogliamo che questo appalto nato male si concluda con quelle che sono le regole dello Stato e delle persone perbene». Nel corso della sua visita, accompagnato dal commissario prefettizio Giuseppe Guetta e dallo stesso Gualtieri, Sibilia si è poi recato in visita nelle sedi provinciale dell’Ente nazionale sordi e dell’Unitalsi, che sorgono all’interno di beni confiscati siti nel quartiere Feudotto. “Il Governo del cambiamento ha dato un segnale importante a tutto il Paese, e lo voglio dire qui in Calabria, con l’approvazione della modifica della legge 416 ter che sostanzialmente dice questo: se un politico fa accordi con la criminalità organizzata prendendosi quei voti e viene scoperto, quel politico va in galera e si butta la chiave”. Lo ha detto il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia parlando con i giornalisti a conclusione di un incontro nella Prefettura di Catanzaro al quale hanno partecipato il prefetto Francesca Ferrandino, il questore Amalia Di Ruocco ed i vertici provinciali delle forze dell’ordine. “Il concetto di legalità – ha aggiunto Sibilia – si ripristina separando i due piani, quello politico e quello criminale. Come Governo del cambiamento questo lo abbiamo fatto non solo nelle parole ma anche nei fatti. Abbiamo aumentato le pene per il 416 ter per chi si macchia di voto politico mafioso, mentre la vecchia politica si sedeva al tavolo con la ‘ndrangheta. In questa regione c’è da parte nostra e delle forze dell’ordine un’attenzione forsennata, totale, per quello che riguarda la legalità, ma non dobbiamo pensare questa terra come qualcosa che non è: c’è un fenomeno, la ‘ndrangheta, che deve essere attenzionato, eliminato e scrostato da quelle che sono delle contaminazioni culturali, rispettando la democrazia e quanto di positivo esiste”. In riferimento all’incontro di oggi il sottosegretario Sibilia ha detto che “il Governo vuole lasciarsi alle spalle il senso di abbandono con il quale fino ad ora si è descritta la Calabria. Qui ho incontrato realtà importanti e positive ed esempi validi come l’utilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata”. Il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia, inoltre, è stato tra i relatori di un incontro alla Cittadella regionale sul tema “Prospettive di riforma legislativa sul commissariamento dei comuni per infiltrazioni mafiose” promosso dalla senatrice del M5s Sivia Vono, autrice di un disegno di legge di riforma della normativa vigente in materia. “L’obiettivo del Governo è che gli scioglimenti dei Comuni per infiltrazioni mafiose vengano azzerati. Sarà forse un’utopia, ma noi dobbiamo andare sicuramente in questa direzione perché, altrimenti, non si riuscirà a determinare quel cambiamento culturale che, invece, è necessario. Lo scioglimento dei Comuni – ha aggiunto Sibilia – è un segnale di spia importante. Se c’è un accesso in un ente significa che c’è qualcosa che non va sul piano di illegalità o, comunque, di irregolarità. Quindi è bene mantenere un’attenzione”.

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