Lo stato del mare in Calabria è buono, anzi di più. Lo certificano i dati diffusi dall’Agenzia regionale per l’Ambiente Arpacal nel primo trimestre della campagna di balneazione 2018. Su 1847 campionamenti effettuati, solo 27, cioè circa il 2% del totale, sono risultati non conformi ai valori previsti dalla normativa vigente. Per un tratto di costa, quello vibonese nello specifico, i prelievi di campioni sono stati sospesi fino a lunedì prossimo a causa delle avverse condizioni meteo che hanno interessato nei giorni scorsi quell’area. I punti non conformi hanno riguardato alcune aree della provincia di Reggio Calabria, in particolare nella zona antistante lo specchio acqueo di Reggio centro e nei pressi del del depuratore di Brancaleone e della foce del fiume Mesima, sia sul versante reggino e sia quello vibonese. Per Crotone l’unico punto critico è nei pressi del fiume Neto mentre nella provincia di Cosenza le criticità maggiori si sono verificate in alcune aree ricadenti nei comuni di Amantea, Belvedere Marittimo, Corigliano (la zona del canale Salice), Fuscaldo, Paola, Praia a Mare, San Lucido, Scalea e Villapiana, per effetto della loro prossimità a canaloni di scolo, fiumare e/o torrenti o per malfunzionamenti ai depuratori costieri.