(in foto i carabinieri uccisi Fava e Garofalo) Un’operazione congiunta di Polizia e carabinieri, coordinata dalla Dda di Reggio Calabria, ha portato all’arresto di un boss della ‘ndrangheta ed un boss mafioso. Si tratta di Giuseppe Graviano, capo mandamento del rione Brancaccio di Palermo, fedelissimo di Totò Riina, e Rocco Santo Filippone, 77 anni, di Melicucco legato alla cosca di ‘ndrangheta dei Piromalli di Gioia Tauro. I due sono ritenuti mandanti degli attentati ai danni dei carabinieri compiuti nel 1994 a Reggio Calabria. Nel primo attentato, a gennaio, morirono gli appuntati Antonino Fava e Giuseppe Garofalo; nel secondo, a febbraio, furono feriti l’appuntato Bartolomeo Musicò ed il brigadiere Salvatore Serra; nel terzo, a dicembre, rimasero miracolosamente illesi il carabiniere Vincenzo Pasqua e l’appuntato Silvio Ricciardo. Secondo quanto ricostruito dalla Direzione distrettuale antimafia reggina, gli attentati si inquadrano nel contesto della strategia stragista che ha insanguinato il Paese nei primi anni ’90 e in particolare nella stagione definita delle “stragi continentali” della quale furono protagoniste, in egual misura, mafia e ‘ndrangheta. I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa in programma alle ore 11.00 nella sala convegni della Questura di Reggio Calabria, alla presenza del procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Franco Roberti, dei magistrati inquirenti e degli investigatori.