PORTO DI GIOIA TAURO. PICIERNO E AGOSTINELLI INCONTRANO SEFCOVIC: “UE PENSA A SOLUZIONE”

L’Europa sosterrà la salvaguardia della competitività e la produttività del porto di Gioia Tauro.

Questo è quanto emerso a Bruxelles, nella riunione tra la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno, il presidente dell’Autorità portuale Andrea Agostinelli e il Commissario europeo per l’unione energetica, Maros Sefcovic.

La bozza di regolamento attuativo prevede l’estensione del pagamento della tassa green anche agli armatori che decidono di fare scalo nei porti del Nordafrica se la loro destinazione finale è all’interno dell’Unione.

La fase di attuazione della normativa europea dell’Ets, il mercato delle quote di Co2, potrebbe presentare problemi enormi al futuro del porto di Gioia Tauro a causa della possibile concorrenza dei porti nord africani di Tangeri e Port Said“, ha spiegato la vicepresidente del Parlamento europeo ed eurodeputata del Pd, Pina Picierno al termine dell’incontro.

Con un rischio per i 4500 lavoratori, di cui 2000 portuali e 2500 legati all’indotto dell’infrastruttura” ha sottolineato il presidente dell’autorità portuale di Gioia Tauro, Andrea Agostinelli. I porti del Nord Africa non sono soggetti alle nuove tasse europee e potrebbero rubare gran parte del traffico del porto” calabrese che oggi vede il transito di “oltre 3,5 milioni di container all’anno“, ha aggiunto.

La bozza di atto d’implementazione discussa con il commissario titolare del dossier del Green Deal “richiederebbe l’inserimento dei due porti africani nel sistema di tassazione per armatori ideato dall’Ue – ha illustrato Picierno – una soluzione iniziale che proteggerebbe l’eccellenza che rappresenta il porto di Gioia Tauro per il meridione e per l’Italia“.

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