Pordenone è la Capitale italiana della Cultura 2027, Reggio Calabria non ce la fa

Pordenone è la Capitale italiana della Cultura 2027.

A proclamarla è stato il Ministro della cultura Alessandro Giuli, nel corso della cerimonia che si è tenuta a Roma alla presenza della giuria e dei rappresentanti di tutte e 10 le città finaliste, tra le quali Reggio Calabria.

DICHIARAZIONI DEL SINDACO DI REGGIO CALABRIA GIUSEPPE FALCOMATÀ

Complimenti a Pordenone, capitale italiana della cultura 2027 e a tutte le altre città finaliste. E’ stata un’emozione grande, una bellissima esperienza. Per noi è comunque una vittoria, a prescindere dall’esito finale.
Noi non abbiamo vinto, è vero, ma il percorso attivato e i progetti che vogliamo realizzare, non si fermano. Anzi.
Grazie allo straordinario lavoro delle associazioni, delle istituzioni e di tutte le energie che da sempre lavorano nella nostra città, il progetto “Reggio Cuore del Mediterraneo” non solo andrà avanti ma verrà anticipato. Non attenderemo il 2027, ma inizieremo da subito.
È stata un’esperienza che ha risvegliato uno spirito identitario, un orgoglio ed un senso di appartenenza alla nostra terra, che è la condizione principale per ogni possibile sviluppo del nostro territorio.
Tutta l’Italia ha avuto modo di vedere e di toccare con mano le nostre tante bellezze, le eccellenze del nostro territorio, le sue innumerevoli ricchezze culturali ed i tanti progetti realizzati o già in cantiere, ascoltando le testimonianze di autorevoli sostenitori reggini e non, che ringrazio uno per uno, e scoprendo una realtà territoriale in forte crescita che ha voglia di affermare in Italia e nel mondo, come abbiamo detto anche durante l’audizione, la sua rivoluzione gentile.
Il nostro cammino continua oggi con più consapevolezza. Lavoreremo insieme a Messina e alle altre città calabresi, Catanzaro, Cosenza, Crotone e Vibo, perché questa sfida ci ha avvicinati ancora di più e insieme possiamo raccontare a tutta Italia la storia di un sud testardo e intraprendente che sa programmare il proprio futuro.
Personalmente è stata la cosa più emozionante e commovente di questi quasi undici anni da sindaco.
E, al netto del risultato finale, rimane la vittoria di tutti i reggini che hanno fatto e fanno della loro vita un atto d’amore per la città.

 

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