L’ex rettore dell‘Università Magna Graecia di Catanzaro Giovambattista de Sarro, il presidente dell’Ordine dei medici veterinari Giuseppe Caparello e altre 9 persone sono finite agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza con il coordinamento della Procura del Capoluogo che ha fatto emergere un collaudato sistema illecito con ispezioni “pilotate” dell’Asp nei laboratori dell’Ateneo per non segnalare criticità ed evitare la revoca dei finanziamenti.
L’operazione, denominata “Grecale” ha preso in esame una serie di progetti di ricerca su animali vivi condotti nei laboratori scientifici di Roccelletta di Borgia e Germaneto, i cosiddetti stabulari dell’Ateneo.
Ad altre 21 persone sono state notificate informazioni di garanzia. Tra queste c’è il prof. Ciro Indolfi, presidente della Federazione italiana di cardiologia, in qualità di responsabile di un progetto di ricerca su “Modello di danno vascolare nel ratto per lo studio della restenosi coronaria nell’arteriopatia obliterante periferica cronica”. E’ indagato per maltrattamento di animali.
Secondo quanto emerso dall’analisi della documentazione, i vari responsabili di progetto di volta in volta nominati, avrebbero fatto ricorso ad ingenti fonti di finanziamenti pubblici – circa 2 milioni di euro – utili alla copertura economica delle varie attività progettuali, costantemente garantite dall’ottenimento dell’attestazione di regolarità rilasciata “illecitamente” dai veterinari dell’Asp preposti alle ispezioni, nonostante le precarie condizioni in cui versavano i laboratori.
I rapporti corruttivi tra alcuni indagati sarebbero emersi, tra l’altro, nell’ambito della redazione delle graduatorie finali riguardanti specifici concorsi all’Università, uno dei quali vinto dalla figlia di uno degli indagati, dirigente Asp, nonché nel riconoscimento di cospicue somme di denaro – quale prezzo della corruzione – ad un veterinario dell’Asp di Catanzaro, in virtù dei numerosi incarichi di docenza che avrebbe ottenuto illecitamente all’Ateneo in cambio del sistematico esito positivo delle visite ispettive svolte da lui nei laboratori scientifici.
Grazie alle attività svolte nei laboratori, invece, diversi docenti dell’Università Magna Graecia hanno potuto svolgere attività di ricerca con sperimentazione in vivo che – spiegano gli inquirenti – costituisce, se ben espletata, un passaggio fondamentale per la validazione delle ipotesi scientifiche. In realtà le attività sperimentali con animali vivi sarebbero state effettuate, in gran parte, attraverso la violazione delle basilari norme di igiene e benessere animale. Dalle indagini della Guardia di finanza, infine, sarebbe stata riscontrata l’esistenza di un allevamento abusivo di animali da laboratorio costantemente utilizzato dagli indagati per alimentare le attività di ricerca riscontrando, in alcuni casi, ipotesi di maltrattamento degli animali, con un duplice risvolto: da un lato cagionando l’uccisione immotivata di animali non autorizzata dal Ministero della Salute, dall’altro, falsando l’attendibilità delle ricerche espletate.
Ai domiciliari sono finiti anche Domenico Britti, presidente dell’Organismo preposto al benessere animale, nonché presidente, sino al 2023, della Scuola di Farmacia e Nutraceutica – organismo che ha la diretta gestione degli stabulari – e responsabile del benessere animale per lo stabulario di Germaneto; Giuseppe Caparello, presidente dell’Ordine dei medici veterinari, direttore della Struttura complessa del Servizio veterinario dell’Asp dal 2018 e direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Catanzaro dal 2020; Fabio Castagna, veterinario designato per lo stabulario di Roccelletta di Borgia; Rita Citraro, sperimentatrice nei progetti di cui è responsabile scientifico De Sarro nonché docente del dipartimento di Scienze della salute dell’Università; Nicola Costa, veterinario designato per lo stabulario di Roccelletta di Borgia sino al 2021; Antonio Leo, sperimentatore nei progetti di cui è responsabile scientifico De Sarro e docente del dipartimento di Scienze della salute dell’Ateneo; Giovanni Loprete, veterinario designato per lo stabulario di Germaneto; Ernesto Palma, responsabile del benessere animale per lo stabulario di Roccelletta di Borgia e componente stabile dell’organismo preposto al benessere animale; Anselmo Poerio, veterinario convenzionato dell’Asp addetto alle ispezioni negli stabulari dell’Ateneo; Giuseppe Viscomi, veterinario dell’Asp, responsabile delle ispezioni negli stabulari Umg.
E’ stato raggiunto dalla misura interdittiva della sospensione dall’esercizio delle pubbliche funzioni rivestite all’Asp per 12 mesi Luciano Conforto, veterinario addetto alle ispezioni negli stabulari.
Disposto il sequestro preventivo di due laboratori scientifici dell’Università adibiti alla sperimentazione sugli animali per finalità di ricerca, nonché della somma di 23.222,17 euro nei confronti di due indagati, ritenuta il provento del delitto di truffa aggravata ai danni dello Stato.
COMMENTO DEL PRESIDENTE DELLA REGONE ROBERTO OCCHIUTO
“Le Università e le Aziende sanitarie provinciali appartengono ai calabresi e alla collettività, e devono essere gestite con il massimo della correttezza e della trasparenza da chi ha l’onore e l’onere di ricoprire pro tempore delicati ruoli di vertice. La sanità nella nostra Regione si cambia anche con la responsabilizzazione e con la partecipazione attivamente positiva di tutti gli attori in campo: dai rettori ai direttori generali, dai primari ai docenti universitari, dai medici agli infermieri. Non sono ammesse leggerezze o opacità. Ringrazio la Procura di Catanzaro e la Guardia di finanza per il lavoro che quotidianamente fanno in Calabria e anche per l’indagine della quale abbiamo avuto notizia nella mattinata odierna. Resto ovviamente, come da mia cultura, garantista, e vedremo le determinazioni che emergeranno nelle prossime settimane“.