Omicidio D’Arca a Crotone: assolto titolare del bar per non aver commesso il fatto

La Corte d’assise di Appello di Catanzaro ha assolto Giuseppe Cortese dall’accusa di concorso nell’omicidio di Stefano D’Arca, il 54enne crotonese ucciso con cinque colpi di pistola la notte dell’8 marzo 2019 sotto i portici di viale Margherita nel centro di Crotone.

Cortese รจ stato assolto per non aver commesso il fatto.

Cortese era stato condannato ad un anno e 4 mesi, con sospensione condizionale della pena, per aver portato la pistola con la quale suo nonno Francesco Pezziniti, ha fatto fuoco contro D’Arca uccidendolo.

L’omicidio del cinquantaquattrenne avvenne poco dopo la mezzanotte dell’8 marzo del 2019.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, D’Arca si era innervosito per aver perso una scommessa su una partita di calcio e si era sfogato contro gli oggetti del bar gestito da Cortese.

A sparargli, perรฒ, era stato Pezziniti che aveva preso dalle mani del nipote la pistola facendo fuoco all’indirizzo di D’Arca, raggiunto da cinque proiettili al petto.

Era stato lo stesso Pezziniti a chiamare la Polizia e ad assumersi la responsabilitร  del delitto.

La Corte d’assise di Catanzaro aveva per questo inflitto oltre 15 anni di reclusione a Pezziniti per omicidio volontario e 11 anni a Cortese per concorso anomalo nel delitto.

Decisione confermata anche in secondo grado dalla corte d’assise d’appello di Catanzaro che aveva tuttavia ridotto a 10 anni e 8 mesi la pena perย  Cortese.

La Cassazione, lo scorso anno, ha dichiarato definitiva la condanna di Pezziniti ma ha annullato con rinvio quella di Cortese che oggi รจ stato assolto.

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