A Reggio Calabria i carabinieri hanno sequestrato beni per circa 3 milioni di euro a Santo Germanò, condannato in primo grado a 2 anni e 8 mesi di carcere nel processo “Epicentro” per trasferimento fraudolento di valori.
Il reato è aggravato dall’aver favorito la ‘ndrangheta e in particolare le cosche Condello e Rugolino.
I sigilli sono scattati per la società “Center Clean srl”, per un immobile a Reggio e per tutti i prodotti finanziari riconducibili a Germanò e ai componenti del suo nucleo familiare.
Nel febbraio 2021 Germanò era stato coinvolto nell’inchiesta “Metameria”, poi confluita nel maxi-processo “Epicentro”, che ha consentito di ricostruire i rapporti della cosca Condello di Archi con imprenditori ritenuti come asserviti totalmente alla ‘ndrangheta.
“La società di capitali Center Clean srl – si legge nel decreto di sequestro – è da considerarsi impresa mafiosa utilizzata dalla cosca Condello per infiltrarsi nel settore delle pulizie della rete fognaria di Reggio Calabria che si è imposta sul mercato non già per l’abilità imprenditoriale del Germanò né tanto meno dei formali proprietari delle quote Giovanni che non avevano alcun potere decisionale, ma grazie alla sponsorizzazione mafiosa rectius al potere di intimidazione nascente dall’appartenenza all’omonima cosca del Condello che ha utilizzato una fitta rete di relazioni e scambi di favori con autorevoli esponenti della ‘ndrangheta reggina per accaparrarsi i lavori, destabilizzando il mercato e la libera concorrenza“.