La Guardia di Finanza di Milano ha eseguito un decreto di sequestro preventivo per oltre 3 milioni di euro nei confronti di Pasquale Puglia imputato per riciclaggio e reati tributari aggravati “dal fine di agevolare un’associazione di stampo mafioso” e già condannato in primo grado dal Tribunale di Catanzaro per associazione mafiosa.
Secondo l’accusa l’uomo avrebbe avuto il compito di gestire alcune cooperative di servizi in Lombardia della società Ste con sede a Gorgonzola nel milanese, della Lavoro Italia e della società Argentea “per conto della cosca e in particolare” per Leonardo Melluso.
Puglia avrebbe “imposto” la manodopera facendo giungere i “proventi” illeciti delle attività al clan per conto della cosca dei Melluso.
Gli accertamenti condotti dai militari coordinati dalla Dda traggono origine dagli esiti giudiziari che vedrebbero l’uomo “al vertice di un sodalizio criminale dedito alla commissione di plurimi reati tributari e fallimentari nonché a condotte di illecita somministrazione di manodopera, che avrebbero generato proventi poi confluiti verso la cosca di ‘ndrangheta alla quale è legato da vincoli familiari” si legge nella nota della procura di Milano.
Dalle indagini economico-finanziarie è emersa “una sensibile sproporzione tra i redditi dichiarati dal soggetto proposto e il suo tenore di vita” ritenuto dai giudici “socialmente pericoloso”.
In particolare è stato accertato l’acquisto e il possesso di immobili a Milano e provincia nonché disponibilità liquide su conti correnti incompatibili a quelle lecite relative al proprio nucleo familiare per un valore complessivo di oltre 3 milioni di euro.
I beni sequestrati saranno gestiti dall’amministratore giudiziario nominato dal tribunale di Milano.