Morano Calabro – Quanto annunciato nei giorni scorsi a seguito della rinuncia volontaria del sindaco Nicolò De Bartolo, del suo vicario Pasquale Maradei, degli assessori Mariagrazia Verbicaro, Sonia Cozza e Francesco Soave – all’indennità di funzione da aprile a dicembre 2020 per l’acquisto di un ventilatore polmonare da donare al reparto di Pneumologia dell’ospedale di Castrovillari, si è concretizzato nella mattinata di ieri, lunedì 6 aprile, con la consegna dello strumento al dr. Nicola Schifino, responsabile del reparto.
L’ apparecchiatura, potrà offrire supporto ai pazienti che a causa di specifiche patologie non sono in grado di respirare autonomamente. Un intervento altruistico, che, in sostanza, può salvare vite umane.
«Lo avevamo già dichiarato e lo confermiamo in questa contingenza: il nostro è un piccolo segnale di partecipazione al dolore della società civile» afferma il primo cittadino Nicolò De Bartolo a nome dell’esecutivo e dei suoi più stretti collaboratori. «Siamo contenti d’essere riusciti in sole due settimane a mantenere la nostra promessa di regalare un ventilatore polmonare a un reparto che più di altri ne ha bisogno. Ed è appagante sapere che con un piccolo sacrificio si può essere vicini al Prossimo e rappresentare una speranza per quanti, anche a motivo delle carenze del nostro sistema sanitario, da oltre vent’anni oggetto di tagli inaccettabili, rischia di non farcela. Stamattina, quando abbiamo affidato al dr Schifino l’attrezzatura completa, abbiamo intimamente gioito nel sapere che la medesima sarebbe entrata velocemente in attività e che grazie alle conoscenze tecniche del personale avrebbe soccorso sin da subito gli infermi. Stiamo provando con i pochi mezzi di cui disponiamo a fare la nostra parte con passione e determinazione in un periodo difficile, che nessuno avrebbe mai voluto vivere. Continuiamo in scienza e coscienza a tutelare con ogni mezzo, sanitario, economico e sociale, la comunità e il territorio. Crediamo» conclude il Sindaco «di aver dato sinora il massimo e siamo pronti a rispondere a qualsiasi ulteriore evenienza si presentasse; studiando percorsi, iniziative e azioni realmente perseguibili e fattibili. Lasciamo ad altri le vetrine, il protagonismo di bassa lega e la dialettica strumentale. Sia consentito, infine, ricordare a tutti di osservare le regole in vigore, e di rimanere a casa: è l’unica vera arma per battere il Coronavirus».