Incidente sul lavoro a Sant’Onofrio: 53enne cade da soppalco, soccorsi complicati

Incidente sul lavoro a Sant’Onofrio, in provincia di Vibo Valentia.

Un uomo di 53 anni è caduto da un soppalco su cui si trovava per eseguire dei lavori all’esterno della sua abitazione.

Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno chiesto l’intervento dell’elisoccorso per trasportare il ferito all’ospedale di Catanzaro, dove si trova ricoverato.

A complicare i soccorsi un cantiere presente nei presi del campo sportivo, luogo in cui è atterrata l’eliambulanza come previsto dal piano di protezione civile comunale.

I sanitari, non riuscendo ad accedere all’area con il mezzo, hanno trasportato il malcapitato a piedi fino al velivolo.

Sulla vicenda è intervenuto Giuseppe Alibrandi, consigliere di minoranza al comune di Sant’Onofrio.

Un nostro concittadino  – ha scritto – ha vissuto nelle ultime ore un momento drammatico, a causa di un incidente che ha richiesto l’intervento dell’elisoccorso. L’elicottero, come previsto dalle procedure di emergenza, è atterrato presso il campo sportivo comunale, individuato – lo ricordiamo – come area di ammassamento dei soccorritori nel Piano di Protezione Civile comunale. Tuttavia, ciò che è accaduto lascia sconcertati: l’ambulanza non è riuscita ad accedere al campo sportivo, costringendo a manovre complesse e probabilmente a ritardi nei soccorsi. Le cause? Un cantiere in corso che impedirebbe l’accesso veicolare, secondo quanto riferito dal vicesindaco presente sul posto. Un cantiere che, evidentemente, non è stato minimamente coordinato con il Piano di Emergenza in vigore, ma questo sicuramente lui non lo sa.

È doveroso, prima di tutto rivolgere un augurio di pronta guarigione alla persona coinvolta, nel rispetto della sua privacy. Ma altrettanto doveroso è sollevare una riflessione pubblica, seria, sulla gravissima disorganizzazione emersa. Il Piano di Protezione Civile di Sant’Onofrio è fermo al 2020. La normativa nazionale – in particolare il D.Lgs. 1/2018, Codice della Protezione Civile – prevede l’obbligo di aggiornamento almeno biennale o ogniqualvolta intervengano modifiche rilevanti, come appunto la realizzazione di cantieri che coinvolgono aree strategiche per l’emergenza. Invece il piano è rimasto lì, dimenticato, probabilmente ignoto allo stesso sindaco, che per legge è il Responsabile della Protezione Civile comunale. Non è un dettaglio tecnico: si tratta di un obbligo di legge, oltre che di una responsabilità morale e politica verso la cittadinanza. Chi ha autorizzato un cantiere che rende inaccessibile l’unica area designata per l’atterraggio dell’elisoccorso? Chi doveva vigilare? Dove sono il controllo e il coordinamento tra uffici, Protezione Civile e amministrazione comunale?

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *