La Giunta delle elezioni si è nuovamente riunita a palazzo Campanella sotto la guida del presidente Giuseppe Neri per valutare le presunte ragioni di incompatibilità e ineleggibilità che riguardano i Consiglieri regionali Pietro Molinaro della Lega, Luca Morrone di Fratelli d’Italia e Domenico Creazzo, anch’egli del partito di Giorgia Meloni attualmente detenuto dopo essere stato coinvolto nell’operazione antindrangheta Eyphemos della Dda reggina. Creazzo, già stato sostituito temporaneamente dal vicesindaco di Locri Raffaele Sainato, non ha ancora fornito le controdeduzioni per come richiesto e la giunta ha deciso di aspettare le sue difese. Molinaro e Morrone hanno invece inviato le loro controdeduzioni e per loro è stato chiesto un approfondimento al Settore Assistenza Giuridica di palazzo Campanella. L’organismo rimane così in attesa del parere tecnico. L’incompatibilità di Molinaro sarebbe determinata dalle mancate dimissioni nei termini previsti dalla legge per gli incarichi ricoperti all’Ars e al Cnel mentre Morrone, si sarebbe dimesso tardi dal Cda della società Villa Sorriso S.r.l., accreditata regionale.