FONDI PNRR. OCCHIUTO: “OK RIDISTRIBUZIONE, NO A SPOSTAMENTI DA SUD A NORD”

Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha partecipato a Roma all’evento “Pnrr, a che punto siamo?”, promosso da Affari&Finanza, il settimanale economico di “Repubblica”.

LE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE OCCHIUTO

“Ricordo il dibattito nella fase preparatoria del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Si diceva che ci volevano le risorse, ma anche le riforme. Del resto, se mettessimo sui piatti di una bilancia da una parte le risorse e dall’altra le riforme, credo che peserebbero molto più le riforme. E invece negli ultimi anni abbiamo riempito i vagoni di un treno con risorse, molte prese solo a prestito dall’Europa, ma nel frattempo non abbiamo costruito i binari per far viaggiare speditamente questo treno.

C’è un vezzo tipico del nostro Paese, che è quello di concentrarsi più sulle risorse che sulle riforme. E per questa ragione oggi siamo impegnati a fare le riforme mentre il treno è in corsa, una cosa molto complicata. Alla fine del ciclo previsto dal Pnrr noi misureremo la qualità dell’azione istituzionale del governo nazionale e dei governi regionali in relazione alla capacità che questi esecutivi avranno avuto di riformare il Paese per spendere le risorse.

Io sono presidente della Regione Calabria da due anni. Appena insediatomi ho trovato un miliardo di fondi del Fondo di sviluppo e coesione e 1 miliardo di fondi Por non spesi dai miei predecessori, e sto facendo di tutto per spendere queste risorse e non perderle. In generale nel Paese paghiamo spesso un eccesso di ottimismo in relazione ai fondi comunitari, rimandiamo, non rendicontiamo per tempo, dilatiamo alcune procedure, e spesso finiamo per perdere fondi. Questo non deve succedere. Sarò soddisfatto se riusciremo a spendere gran parte delle risorse Pnrr, ma sarò davvero felice se per spenderle facessimo davvero quelle riforme ormai indispensabili per l’Italia. Riformare, del resto, significa creare le condizioni per spendere presto e bene.

Sono d’accordo che ci sia una ridistribuzione delle risorse verso le amministrazioni che sono più performanti, ad esempio verso Comuni con più capacità di spendere o verso le Regioni. Ma sono contrario a che vadano dal Sud al Nord: dovrebbe esserci un vincolo di ridistribuzione verso le amministrazioni più performanti, ma all’interno dello stesso ambito geografico. Sono preoccupato che la retorica sui ritardi del Mezzogiorno conduca a uno switch di risorse verso altre Regioni, restino al Sud, magari verso altri obiettivi come turismo, porti o aeroporti.

È una buona cosa che il governo abbia accentrato la governance del Pnrr, in un Ministero che si occupa anche della spesa del Fsc, del rapporto tra Regioni ed Europa, il tema è velocizzare la spesa e renderla efficiente, complementare rispetto alle altre fonti di finanziamento.

Per troppi anni iniziative coperte da uno strumento di programmazione sono state rimodulate e poi coperte con altri strumenti“. 

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