Oggi celebriamo il Giorno del Ricordo per conservare e rinnovare la memoria degli italiani e di tutte le vittime delle foibe e dell’esodo dalle loro terre nel secondo dopoguerra. Una delle pagine più tragiche del secolo scorso che non può essere dimenticata.
Quanto accaduto rappresenti un monito perenne contro le ideologie e i regimi totalitari che opprimono i cittadini e negano i diritti fondamentali della persona. Lo afferma il presidente della regione Calabria e vice segretario nazionale di Forza Italia, Roberto Occhiuto.
Per il presidente del Consiglio Regionale della Calabria Filippo Mancuso , “Il Giorno del Ricordo”, rimane una data fondamentale per commemorare quanti vennero uccise nelle foibe, tutte le vittime di quel massacro e di quell’esodo forzato, ma anche per stimolare una profonda riflessione sulle ideologie totalitarie che portano a conseguenze estreme per l’essere umano”.
“Non bisogna dimenticare, come ha più volte sottolineato il presidente Mattarella, il dolore inflitto agli italiani di Istria, Dalmazia, Venezia Giulia sotto l’occupazione dei comunisti jugoslavi nella drammatica fase storica legata alla seconda guerra mondiale e agli avvenimenti a essa successivi. La solennità civile nazionale istituita nel 2004 per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe è di enorme importanza.
Determinate pagine di storia macchiate dal sangue di tanti innocenti devono restare sempre impresse nella nostra mente e divulgate soprattutto nelle scuole di ogni ordine e grado, affinché la nuova generazione conosca ed approfondisca la tragedia vissuta dalle vittime delle foibe”. “La legge sul Giorno del Ricordo – afferma il presidente del Consiglio regionale – ha avuto il merito di eliminare l’indifferenza che è calata per lungo tempo sulle violenze perpetrate sulle popolazioni italiane dalla repressione comunista.
Le idee propositive per costruire un futuro scevro da odi etnici e gratuita brutalità oppressiva vanno coltivate attraverso il mirato e fondamentale apporto delle Istituzioni e delle scuole”.
“Solo un continuo lavoro di sensibilizzazione contro ogni genere di violenza sulle persone è in grado di costruire una entità comune di crescita libera da odio e pregiudizi razziali. Il tutto all’insegna del rispetto di ciascun individuo e della pace tra i popoli”.