Diverse tappe del monitoraggio in Calabria per il commissario per l’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo ed il capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile Fabrizio Curcio. Insieme al Presidente ff della regione Nino Spirlì, Figliuolo e Curcio hanno visitato il centro vaccinale gestito dall’Esercito italiano a Vaglio Lise a Cosenza accolti dal direttore del presidio, colonnello medico Michele Ricci, e dall’ufficiale coordinatore regionale della Calabria per l’attività Covid, colonnello medico Alfonso Zizza.
“Non c’è nessun problema di distribuzione – ha affermato il generale Figliuolo – i vaccini arrivano. Così come c’è la seconda dose per gli anziani“.
Figliuolo e Curcio hanno fatto tappa alla Cittadella regionale. Ad accoglierli il commissario alla Sanità regionale, Guido Longo, il prefetto di Catanzaro, Maria Teresa Cucinotta e il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo. Prima dell’avvio della ricognizione, si è svolta una riunione operativa nella quale è stato evidenziato che i dati calabresi sono in linea con la media vaccinale nazionale. I dati di questa regione valgono più di altri ha detto il presidente Nino Spirlì.
Figliuolo e Curcio hanno fatto un sopralluogo a Catanzaro Lido all’Ente Fiera dove sorgerà uno dei quattro hub vaccinali previsti in Calabria nel quale sarà possibile attivare 30 postazioni .
“Il 29 marzo – ha aggiunto Il Commissario – arriveranno, a livello nazionale, un milioni di dosi di Pfizer, un milione e 300 mila di AstraZeneca e 500 mila di Moderna“.
L’ultima tappa della delegazione è stata la visita del centro vaccinale di Taurianova in provincia di Reggio Calabria – una struttura concessa in uso gratuito dal Comune.
L’ultima tappa della delegazione è stata la visita del centro vaccinale di Taurianova in provincia di Reggio Calabria – una struttura concessa in uso gratuito dal Comune.
«Stiamo lavorando bene con tutte le Regioni. Oggi – ha affermato Curcio – siamo qui in piena sintonia e armonia a supportare le attività della Calabria. Nel rispetto delle competenze di ognuno, dobbiamo continuare a lavorare insieme».
