Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile ha partecipato alla Cittadella di Catanzaro ad una riunione per fare il punto su campagna antincendio e prevenzione.
Accolto dal dirigente Protezione civile regionale Domenico Costarella, Curcio ha visitato la ‘Control room’ che consente il monitoraggio del territorio grazie all’uso dei droni e che finora ha consentito l’individuazione di 69 piromani.
DICHIARAZIONI DEL CAPO DELLA PROTEZIONE CIVILE
“Quello dell’utilizzo dei droni è uno dei punti che stiamo seguendo con grande interesse, una sperimentazione che mi sembra, al momento, stia dando dei frutti importanti.
Vogliamo ragionare assieme come, in caso, esportare questa tecnica. Ricordiamo che la tecnologia in assoluto e in generale nei temi della protezione civile, è uno dei punti su cui lavorare conoscendone i limiti. Nessuna soluzione è l’unica da attuare ma certamente è un punto di interesse che stiamo cercando di approfondire. Il drone è un deterrente e un’arma di tipo preventivo se inserito nella pianificazione: dove si manda, a fare cosa e con quale procedura. E sapendo che non deve interferire con altre procedure in corso. Può essere, come lo è in Calabria, uno strumento importante, e la ragione della visita di oggi è quella di tirare fuori delle procedure che proporremo anche a livello nazionale.
Oggi con Regione Calabria e Calabria Verde abbiamo messo a fuoco alcune esperienze importanti, alcune più consolidate come quelle dei gemellaggi e dei campi scuola e altre innovative come la parte collegata ai droni. Il tema della tecnologia in materia di protezione civile è un tema che spesso viene utilizzato, e qualche volta anche abusato, nel senso che la tecnologia è parte della nostra società e della nostra cultura e tutti noi siamo pronti a venire incontro a nuove risorse e a nuovi strumenti. In protezione civile, però, la tecnologia significa anche procedure per questo sono molto interessato a vedere ciò che si sta facendo qui dove non solo vedo la tecnologia ma vedo la messa a sistema, vedo la procedura, vedo l’interconnessione dei dati.
Questa è un’esperienza importante perchè mette insieme una tecnologia, comunque consolidata, con l’utilizzo di sale operative, il coordinamento con le forze dell’ordine e l’attrezzatura che serve per intervenire. L’importanza, infatti, è data da tecnologia e procedura.
PRIVACY
Ci siamo informati anche sul trattamento dei dati. E’ stato fatto un percorso anche per la privacy come è normale che sia. Sicurezza e privacy devono trovare il giusto equilibrio. Sicuramente sono state seguite tutte le procedure per tutelare la privacy del cittadino ma anche la possibilità di intervenire laddove c’è qualcosa che non va.
C’è una parte di prevenzione ma c’è anche una parte di repressione e certamente la repressione ha più senso laddove c’è il dolo, laddove c’è la colpa. Non a caso abbiamo citato i campi scuola e la campagna ‘Io non rischio’, i gemellaggi perchè noi dobbiamo soprattutto combattere quegli incendi che nascono dalla nostra disattenzione. La parte criminale ha un altro tipo di regolamentazione sulla quale si interviene anche con altri strumenti.
In tema di criminalità la parte della repressione è importante ma su questi incendi siamo ancora a valori molto bassi, le persone che si riesce a prendere sono poche e i percorsi a conclusione sono spesso non semplici per questo bisogna lavorare anche sulla cultura e sulla formazione
MANUTENZIONE
Il tema della manutenzione del territorio non riguarda solo gli incendi boschivi ma comprende tutto il ciclo di protezione civile e, certamente, è uno dei settori sui quali bisognerebbe investire di più, non solo in Calabria ma in tutto il Paese.
Adesso, dopo gli incendi si parlerà di piogge intense e autunnali che, come lo scorso anno, hanno creato problemi in tutta l’Italia. Cinque anni fa, qui, c’è stata la tragedia del Raganello. Purtroppo, le piogge intense colpiscono il nostro Paese in maniera sempre più importante”.
DICHIARAZIONI DEL DIRIGENTE GENERALE PROCIV CALABRIA DOMENICO COSTARELLA
“Al momento abbiamo registrato in Calabria una riduzione rispetto allo scorso anno del 52% degli incendi boschivi e risultano 69 incendiari segnalati alle autorità per le loro varie attività.
Il clima può avere influito ma non è solo il clima anche se il caldo sicuramente è un fattore per la propagazione degli incendi. In ogni caso abbiamo avuto anche estati non particolarmente calde come quella del 2021 che, come ricordiamo, non fu caldissima ma fu drammatica dal punto di vista dei roghi. Il drone è una componente del sistema e sicuramente e aiuta perché fa deterrenza e prevenzione e aiuta anche nella gestione dell’emergenza. Risulta di fondamentale importanza se accompagnato da un sistema anche di pattugliamento da terra e di intervento delle squadre che è di supporto a tutto il sistema.
La Protezione civile è un sistema dinamico, bisogna sempre stare attenti e la guardia deve essere alta perché i rischi si possono mitigare, non si possono ridurre a zero. Quindi, i risultati che sono stati raccolti, frutti di un lavoro durato tutto l’anno, servono per ripartire negli anni successivi, non solo per gli incendi ma per tutto il sistema della protezione civile”.