Crotone. Bilancio 2024 delle attività di Polizia: arresti e denunce

La Questura di Crotone, nell’anno in corso, ha posto in essere una serie di misure volte a contrastare nuove manifestazioni di pericolosità sociale, tra queste anche quelle di devianza minorile, in grado di turbare diversi ambiti della vita di comunità, che vanno dalla sicurezza urbana, alla tutela delle vittime di violenza domestica o di genere o di fenomeni come il bullismo.

In tale contesto, la Divisione Polizia Anticrimine della locale Questura, chiamata a dare applicazione alla normativa di prevenzione tipica ed atipica, ha pienamente sostenuto le funzioni demandate al Questore quale Autorità provinciale di pubblica sicurezza, nella sua duplice veste di titolare del potere di proposta e di autorità competente ad emettere le misure in questione.

Il notevole impegno dell’Ufficio ha consentito di conseguire, nell’anno 2024, significativi risultati. In particolare, sono stati emessi 65 avvisi orali, 6 provvedimenti “Dacur”, 17 misure di sorveglianza speciale di pubblica sicurezza proposte all’Autorità Giudiziaria, di cui 6 per soggetti che si sono resi protagonisti di condotte violente in ambito domestico e 11 per soggetti rientranti in ambito di criminalità organizzata, anche di tipo mafioso, 42 provvedimenti di “Daspo” in ambito sportivo di cui 14 con la prescrizione di comparire presso la Questura durante lo svolgimento delle manifestazioni sportive e 44 provvedimenti di “ammonimento” del Questore, sia su istanza di parte che di iniziativa in tema di violenza domestica e di genere.

Sotto il profilo dell’ablazione dei patrimoni illecitamente acquisiti, la Divisione Polizia Anticrimine della Questura ha dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro beni mobili ed immobili finalizzato alla confisca di prevenzione per un valore di circa 160 mila euro, emesso dal Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione di Catanzaro, su proposta del Questore, nei confronti di un crotonese di 54 anni, tuttora detenuto, in quanto definitivamente condannato per violazione della normativa sulle sostanze stupefacenti, anche in forma associativa aggravata dal metodo mafioso.

 

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