CROSIA. DEPURATORE DISSEQUESTRATO DOPO 9 ANNI, ASSOLTO SINDACO

Il Tribunale di Castrovillari ha assolto il sindaco del Comune di Crosia Antonio Russo, un tecnico comunale e disposto, dopo 9 anni, il dissequestro dell’impianto di depurazione.

I fatti risalgono al 2014, dopo appena un mese dall’insediamento del sindaco Russo quando erano state ravvisate presunte irregolarità nella gestione dell’impianto di Contrada Pantano.

L’accusa contestava al sindaco e ai responsabili dell’Area Tecnica la mancata riparazione del carro ponte; lo scarico di reflui fognari non depurati, con valori batteriologici superiori a quelli previsti dalla legge. Russo è stato assolto perché «il fatto non è previsto dalla legge come reato» mentre il responsabile dell’area tecnica e gestore dell’impianto con la formula perché «il fatto non costituisce reato».

Il Tribunale ha accolto in pieno le tesi difensive secondo cui la rottura improvvisa del carro ponte non poteva essere addebitata al sindaco che ad appena un mese dall’insediamento della giunta del Comune di Crosia, si era attivato per l’approvazione di una delibera che disponeva un intervento urgente di ripristino del carro ponte e provvedere a quanto necessario per il corretto funzionamento dell’impianto. Con la sentenza di venerdì scorso, inoltre, il giudice ha anche disposto il dissequestro e la restituzione dell’impianto al proprietario e cioè il Comune stesso.

Il sindaco Russo si dice «estremamente soddisfatto per il proscioglimento sottolineando di aver sempre confidato nel corso della giustizia. L’attenzione scrupolosa – si legge nella nota – verso l’ambiente e la salubrità delle acque dimostrata dal Primo cittadino e allo stesso tempo la capacità di intercettare finanziamento extrabilancio, in questi anni, ha prodotto un progetto di riqualificazione del depuratore comunale – in fase di ultimazione – per un importo di 3 milioni di euro che ha aumentato la capacità dell’impianto fino a 25mila abitanti, risolvendo una serie di problemi infrastrutturali e garantendo il miglioramento della depurazione».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *