Coronavirus. Contagiati un uomo a Rogliano e una bimba di 4 anni a Cosenza

Provengono entrambi dalla Provincia di Cosenza i due casi di positività al coronavirus riportati nel Bollettino diffuso dalla regione Calabria. Un caso è stato riscontrato a Rogliano e ne ha dato comunicazione l’amministrazione comunale.

LA NOTA DEL COMUNE DI ROGLIANO

“L’amministrazione comunale informa che è stato riscontrato un nuovo caso di positività Covid, definito di “debole entità”, su un cittadino di Rogliano. L’intero nucleo familiare, è stato posto in quarantena obbligatoria. Il Sindaco, ricevute le comunicazioni ufficiali dell’Asp sull’esito del tampone al quale il soggetto è stato sottoposto, ha subito provveduto ad emettere ordinanza di “misure restrittive di quarantena obbligatoria con sorveglianza sanitaria attiva” per l’intero nucleo familiare. Inoltre, ha sollecitato il tracciamento di eventuali contatti del soggetto con parenti e conoscenti. Ha, quindi, diffuso la seguente dichiarazione:

La situazione è sotto il più assoluto controllo. Non c’è motivo alcuno per farsi prendere da apprensioni. Tuttavia, ancora una volta, ribadisco la massima prudenza continuando ad osservare tutte le prescrizioni del caso. Mascherine e distanziamento individuale devono essere indicazioni di sicurezza che ciascuno di noi deve seguire con il massimo scrupolo. Nessuno di noi abbassi la guardia”.

L’altro caso di positività al Cobid-19 riguarda una bimba di 4 anni di Cosenza. La piccola, nei giorni scorsi doveva effettuare un piccolo intervento chirurgico all’ospedale dell’Annunziata e prima del ricovero è stata sottoposta al tampone. Emersa la positività è stata mandata a casa, con l’invito ai genitori a rispettare la quarantena in attesa dei tamponi su tutta la famiglia. I genitori però hanno deciso di fare alla piccola un test pungidito risultato negativo e per questo si sono comportati normalmente, senza rispettare le regole anti contagio. La task force dell’Asp di Cosenza, allertata dalla struttura che aveva effettuato il tampone pre-ricovero, si è attivata per ricostruire la catena dei contatti. I genitori, stamani, alla vista dei medici dell’Asp, hanno protestato, rifiutandosi di fare i tamponi. C’è stato bisogno di ore di interlocuzione e l’intervento delle forze dell’ordine per riportare la calma e fare i test. In attesa dei risultati, la piccola e i familiari sono stati messi in quarantena.

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