Il Consiglio regionale ha approvato le leggi di Bilancio della Regione. Sono passate, senza dibattito, il Documento di Economia e Finanza (DEFR) per gli anni 2021-2023, la Legge di stabilità regionale 2021, e il Bilancio di previsione finanziario della Regione Calabria per gli anni 2021-2023.
L’assessore al Bilancio Francesco Talarico ha fornito i numeri del documento contabile regionale per il 2021, che ammonta complessivamente a circa 6,1 miliardi di euro circa. Le risorse destinate al finanziamento del Servizio Sanitario Regionale sono pari al 61,6% del totale.
L’assemblea ha regionale ha anche preso atto della sentenza del Tribunale della Libertà del capoluogo regionale che ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Domenico Tallini, ex presidente del Consiglio regionale dimessosi dopo il suo arresto disposto dalla Procura della Repubblica di Catanzaro a seguito dell’operazione “Farmabusiness”, rientrato in Consiglio da semplice consigliere. Tallini è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio politico mafioso.
“Non è facile prendere la parola in quest’Aula – ha detto Tallini – dopo le tristi vicende che mi hanno riguardato. Una vicenda surreale un brutto incubo, una sorta di film dell’orrore che non auguro a nessuno, nato da accuse infamanti e senza fondamento. Posso gridare forte in quest’Aula che non ho mai tradito la vostra fiducia. Io sono lontano anni luce dagli ambienti criminali. Io disprezzo la ‘ndrangheta e la considero la principale causa di arretratezza della nostra terra”.
“Tengo a dire – ha aggiunto Tallini – che non sono animato da nessuno spirito di rivalsa. Non serbo alcun rancore nei confronti di chi ha emesso e chiesto per me l’infamante provvedimento della misura restrittiva ai domiciliari, sulla base di accuse inconsistenti, discutibili, superficiali, e di conclusioni investigative basate sul nulla. Ma guai a delegittimare la Magistratura nemmeno quando si è vittime come nel caso mio.
La Magistratura rimane un baluardo nella lotta alle mafie e alla illegalità. Per questo motivo ho parlato di abbagli, di errori, di errati interpretazioni, di mancati approfondimenti, facendo salva la buona fede di una Procura ed escludendo così ogni ipotesi di inchiesta ad orologeria o di afflato politico”.
“Ho avuto così tanta fiducia nella Magistratura – ha ancora detto Tallini – da ricorrere con i miei difensori di mettermi subito a disposizione dei giudici e rispondere immediatamente a tutte le loro domande e a tutte le loro richieste. Mi sono sottoposto al giudizio del Tribunale del Riesame che non mi ha soltanto restituito la libertà, ma ha anche annullato in toto l’ordinanza della misura cautelare.
Attendo con serenità le motivazioni del Giudice terzo che, evidentemente, ha ritenuto insufficienti, se non inesistenti gli elementi che hanno indotto la Procura ad un provvedimento tanto umiliante”.
“Tutto ciò non mi basta. Non avrò un attimo di pace – ha concluso Tallini – fino a quando non avrò dimostrato la mia assoluta estraneità ai fatti criminali ai quali sono stato ingiustamente accostato, fino a quando non mi sarà restituita totalmente la mia onorabilità“.