La maggioranza del Consiglio comunale di Savelli, nel crotonese, ha ufficialmente sfiduciato il sindaco Francesco Spina, eletto a maggio 2023.
La decisione è stata formalizzata dai consiglieri di maggioranza: Tommaso Frigoli, Chiara Anania, Salvatore Aricò, Domenico Mirabelli e da quelli di minoranza: Domenico Frontera, Letizia Grazia Barbato, Francesco Benincasa.
La decisione arriva dopo che per ben due sedute consecutive il Consiglio è andato deserto, impedendo l’approvazione del bilancio comunale.
“La sfiducia – si legge in un comunicato stampa – è il frutto di una lunga serie di incomprensioni e disaccordi, con il sindaco che ha scelto di ignorare le richieste di maggiore equità e trasparenza avanzate dai suoi alleati. Le tensioni sono esplose quando, secondo i consiglieri firmatari della mozione, il sindaco ha fomentato dissapori interni, causando una divisione del gruppo che, inizialmente, era nato unito. Gli stessi consiglieri hanno denunciato un sistema di gestione autoritario da parte di Spina, in cui venivano prese decisioni senza alcun confronto con gli altri membri del Consiglio.
Nonostante il tentativo di mantenere un dialogo, i dissapori – scrivono i consiglieri Frigo, Anania, Mirabelli e Aricò – si sono aggravati, culminando con l’impossibilità di approvare il bilancio comunale e l’incapacità di risolvere i problemi che gravano sul Comune. Una situazione che ha portato i consiglieri a ritenerla insostenibile e moralmente ingiustificabile. Secondo la versione ufficiale dei consiglieri di maggioranza, la sfiducia è una decisione nell’interesse della comunità, per garantire una gestione più coesa, trasparente ed efficace.
Con la sfiducia al sindaco, si apre una fase incerta per Savelli. Non è ancora chiaro quale sarà la sorte dell’amministrazione comunale e se il Comune verrà commissariato. I consiglieri, però, si dichiarano pronti a lavorare per un cambiamento positivo, che possa riportare equità e trasparenza nella gestione delle risorse pubbliche.
La situazione politica, ormai alla deriva, lascia un futuro incerto per il piccolo comune calabrese, ma i consiglieri firmatari della sfiducia sono determinati a fare chiarezza, anche attraverso la nomina di un commissario che, secondo loro, possa finalmente ristabilire l’ordine e riportare il Comune sulla giusta strada”.