Pagava i propri dipendenti 4 euro all’ora a fronte di una prestazione di oltre 50 ore alla settimana; sottraeva una parte della paga, limitava il godimento delle ferie ed in caso di infortunio sul lavoro lo faceva passare come infortunio domestico.
I finanzieri del Comando Provinciale di Catanzaro hanno arrestato l’imprenditore Paolo Paoletti, 51 anni, titolare di cinque supermercati a Montepaone, Soverato e Chiaravalle Centrale, insieme ad altre due persone, un consulente del lavoro e la responsabile amministrativa del gruppo. Per due responsabili dei punti vendita è stata disposta la misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza.
I cinque sono indagati per associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento del lavoro, alle estorsioni e ai reati di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico.
Sequestrate 6 attività commerciali con un patrimonio aziendale del valore di oltre 27 milioni di euro.
Le società che gestivano le attività commerciali sono state affidate ad amministratori giudiziari nominati con lo stesso provvedimento.
Dalle indagini del Gruppo investigazione criminalità organizzata del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Catanzaro è emerso che i cinque indagati, sotto le direttive del titolare delle imprese ed approfittando della condizione di necessità e vulnerabilità derivante da precarietà economica, avevano imposto condizioni di lavoro degradanti e pericolose sul luogo di lavoro ad oltre 60 dipendenti.
Il consulente del lavoro e la responsabile amministrativa, secondo gli investigatori avevano il compito, rispettivamente, di redigere contratti di lavoro apparentemente part-time e false buste paga non riportanti le reali ore lavorate e di occuparsi della gestione contabile delle attività , collaborando nella redazione dei contratti di lavoro; i responsabili dei punti vendita erano delegati al controllo dei dipendenti, cui chiedevano l’effettuazione di turni massacranti negando la possibilità di usufruire di parte delle ferie cui avevano diritto.
Inoltre, in occasione della verificazione di infortuni sul lavoro, accompagnavano i lavoratori in ospedale per costringerli a rendere dichiarazioni false in merito alla dinamica dell’incidente.
“Esprimo le mie congratulazioni e sincera gratitudine alla Guardia di Finanza di Catanzaro per l’importante operazione, coordinata dalla Procura, che ha portato al sequestro di due società e all’applicazione di misure cautelari per reati contro lo sfruttamento di decine di lavoratori. Un’inchiesta che ha messo in luce un quadro desolante in cui le vittime sarebbero state private dei più elementari diritti, percependo stipendi da fame a fronte di turni massacranti – afferma il presidente della regione Calabria Roberto Occhiuto.
La nostra è una Regione che vuole sempre più creare lavoro e opportunità . Viviamo un momento storico nel quale stiamo mettendo in campo con grande determinazione ingenti risorse e nuove politiche di attrazione degli investimenti per consentire ai nostri territori di crescere e di svilupparsi. Ma chi, tra mille difficoltà , decide di fare impresa deve offrire un lavoro dignitoso e retribuito in modo equo”. “Chi vuole arricchirsi non rispettando le regole ma sfruttando i lavoratori è nemico della Calabria“.