Catanzaro. Processo “Calabria Verde”: una condanna e quattro assoluzioni

Quattro assoluzioni e una condanna. È questo il bilancio del processo di primo grado denominato “Calabria Verde”, svoltosi davanti al Tribunale di Catanzaro, che vedeva imputati ex dirigenti ed ex dipendenti dell’ente in house della Regione.

Dopo quasi sei anni di processo, il tribunale di Catanzaro, ha condannato a tre anni e sei mesi di reclusione, l’ex dirigente dell’Economato.

Assolti gli altri quattro imputati, Alfredo Allevato, ex dirigente del settore 3 di Calabria Verde, Emanuele Ciciarello, ex dipendente della società ed attuale consigliere comunale di Catanzaro, Antonio Errigo, ex dirigente della segreteria del direttore generale e Gennarino Magnone, all’epoca dei fatti agrotecnico destinatario di un incarico di consulenza esterna.

Nel corso del processo è deceduto Paolo Furgiuele, ex direttore generale dell’ente.

I reati contestati, a vario titolo, agli imputati erano abuso d’ufficio, peculato, violenza o minaccia a pubblico ufficiale, falsità ideologica e materiale commessa dal pubblico ufficiale in atto pubblico.

L’inchiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro che ha portato al processo era incentrata sulla presunta illecita gestione dei fondi nell’ambito del Por 2007/2013 e contemplava anche l’uso improprio dell’auto di Calabria Verde per recarsi a una visita medica o al porto per imbarcarsi su uno yacht, il cambio degli pneumatici su auto private ed una vacanza a Roma con famiglia, sempre a carico dell’ente in house della Regione.

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