Catanzaro – “Cittadella regionale Jole Santelli”. Sarà intitolato così il palazzo presidenziale della Regione. Lo ha deciso oggi la Giunta regionale nella prima riunione dopo la scomparsa del presidente Jole Santelli.
Nelle motivazioni della delibera approvata dall’esecutivo viene ribadito “l’altissimo impegno profuso da Jole Santelli in favore della Calabria, manifestando con tenacia e determinazione, in ogni sede istituzionale, la sua inequivocabile volontà di promuovere una nuova immagine della propria terra”.
“L’amministrazione regionale – è scritto ancora – intende onorare e perpetuare la memoria del suo presidente, prima donna presidente della Regione Calabria, che ha sempre amato e onorato la sua terra impegnandosi con tenacia e coraggio nello svolgimento delle sue funzioni sino al momento più estremo della sua esistenza in vita”.
“Il presidente del Consiglio regionale e tutti i consiglieri regionali – continua ancora la delibera approvata dalla Giunta – nel tradurre anche i desiderata della collettività calabrese e i segni di assoluta stima provenienti dalle più alte cariche dello Stato nonché in considerazione delle espressioni di ammirazione che si sono registrate intorno alla figura del presidente Jole Santelli da tutto il mondo politico, dalle amministrazioni locali, e dalla società civile – hanno approvato una mozione affinché la Regione Calabria dia un segno tangibile, capace di commemorare la figura della presidente Jole Santelli, intitolandole il Palazzo della Cittadella regionale, quale simbolo delle Istituzioni e dell’unità della Calabria”.
La Giunta ritiene dunque “doveroso formalizzare il predetto intendimento in un atto che lasci perennemente impresso nella memoria di tutti l’intenso impegno politico-istituzionale del presidente Santelli e il suo indiscusso esempio di orgoglio, forza e dignità nella guida dell’ente regionale, riportandolo all’attenzione e alla considerazione nel dibattito nazionale, anche in un periodo storico caratterizzato da una straordinaria emergenza sanitari”.
La delibera approvata sarà inviata al al Consiglio regionale per la relativa presa d’atto. La decisione di trasmettere gli atti all’assemblea legislativa nasce dalla volontà di coinvolgere tutti i gruppi istituzionali presenti.