La pm di Bologna Michelangela Farneti ha chiesto una pena di 18 anni per Rocco Giulio Capria, il camionista residente a Rosarno, nel reggino, che il 27 settembre 2019 investì e uccise con il camion un collega marocchino di 47 anni davanti allo zuccherificio Coprob di Minerbio.
Capria è a processo davanti alla Corte d’Assise di Bologna, presieduta dal giudice Pier Luigi Di Bari, con l’accusa di omicidio volontario.
L’imputato, difeso dall’avvocato Manuela Amore, ha sempre sostenuto che si trattasse di un investimento accidentale e la sua legale durante l’arringa ha chiesto di riqualificare il reato in omicidio stradale.
Questa mattina, prima di cominciare la discussione, si è svolto anche l’interrogatorio dell’imputato. Capria ha spiegato di essersi distratto mentre era alla guida a causa di un altro pedone, con il quale aveva litigato il giorno precedente, che si avvicinava al camion sul lato sinistro con in mano un palanchino e per evitare di investirlo avrebbe svoltato a destra travolgendo Nfir che procedeva anche lui a piedi verso il camion. L’imputato ha detto inoltre che avrebbe frenato per evitare l’investimento. Inizialmente Capria finì in carcere, ma poi il Tribunale della Libertà stabilì per lui i domiciliari con l’accusa di omicidio stradale.
Attualmente non è sottoposto a misure cautelari.
Nella prossima udienza, fissata il 9 aprile, ci saranno le repliche e poi i giudici si ritireranno in camera di consiglio per decidere la sentenza.