Il gip di Vibo Valentia Francesca Loffredo ha rimesso in libertà il 32enne di Sorianello accusato dell’omicidio stradale che ha provocato la morte di due camerieri di Serra San Bruno, domenica mattina lungo la Trasversale delle Serre, nei pressi del bivio per Spadola.
Nel corso dell’udienza di convalida di stamani, l’indagato ha raccontato le fasi dell’incidente evidenziandone la dinamica e, a suo dire, l’impossibilità di scorgere l’auto ferma sulla carreggiata sulla quale viaggiavano le due vittime, Bruno Vavalà , 20 anni, e Nicola Callà , 54 anni, unitamente ad altre due persone, tutte di ritorno da un matrimonio da Jonica Reggina, dove avevano prestato servizio come camerieri.
Il 32enne ha quindi ammesso gli addebiti pur rendendo dichiarazioni con le quali ha ipotizzato sostanzialmente un concorso di colpa delle vittime visto che le stesse, a suo dire, spingevano l’auto in panne al centro della carreggiata senza alcuna segnalazione di pericolo.
Per il gip, dunque, non ricorrono le esigenze cautelari “non sussistendo il concreto, grave e attuale pericolo di reiterazione di reati della stessa indole, in considerazione dell’intervenuto ritiro della patente, già di per sé sufficiente a fronteggiare il pericolo di reiterazione del reato”.
Domani, sarà effettuato l’esame autoptico sui corpi delle vittime ad opera del prof. Pierantonio Ricci, incaricato dal pm Corrado Caputo.