In occasione della Giornata Internazionale della Donna, la presidente del Corecom Basilicata avv. Assunta Mitidieri ha dato vita a una tavola rotonda sul tema “Breaking News: Donne, Giornalismo e la Rivoluzione della Comunicazione in Basilicata” che si è tenuta questa mattina presso la Sala Ester Scardaccione del Palazzo del Consiglio Regionale a Potenza.
Insieme alle giornaliste c’erano, tra gli altri, i presidenti dei Corecom di Puglia e Molise.
NEL VIDEO L’INTERVISTA ALLA PRESIDENTE DEL CORECOMA BASILICATA ASSUNTA MITIDIERI
Il saluto del presidente
E’ con grande piacere che porto il mio saluto in questa importante occasione, che si inserisce nel quadro della Giornata Internazionale della Donna. Questo è un momento di riflessione e confronto su temi che ci riguardano tutti: il ruolo delle donne nell’informazione, il modo in cui vengono rappresentate nei media e le sfide ancora aperte per una comunicazione veramente paritaria.
Viviamo in un’epoca di grandi trasformazioni, in cui il giornalismo non è solo il racconto della realtà, ma il filtro attraverso cui essa viene percepita. Il linguaggio ha il potere di rafforzare stereotipi o di abbatterli, di dare voce o di silenziare, di costruire consapevolezza o di alimentare pregiudizi.
Pensiamo, ad esempio, a come le donne vengano spesso descritte nelle notizie: le professioniste sono definite prima per il loro aspetto che per le loro competenze, e i loro successi vengono narrati come eccezioni piuttosto che come il risultato di talento e merito. Nei casi di cronaca nera, la violenza di genere viene descritta con espressioni fuorvianti – termini come “amore malato” nascondono una cultura del possesso e della sopraffazione, anziché condannare apertamente l’atto violento.
Questo non è un mero problema di parole, ma una questione culturale, sociale e politica. I media, infatti, non si limitano a riportare la realtà: la modellano. È qui che il quadro normativo assume un ruolo fondamentale.
Il Testo Unico dei Servizi di Media Audiovisivi e Radiofonici (D.Lgs. n. 177/2005) stabilisce principi imprescindibili, come il rispetto della dignità umana (art. 3) e il divieto di incitamento all’odio (art. 32). Inoltre, l’AGCOM ha adottato una serie di delibere per garantire una rappresentazione equa e non discriminatoria della figura femminile nei media.
In particolare, la Delibera n. 442/17/CONS ha posto l’attenzione sul ruolo delle emittenti televisive e radiofoniche nel contrastare la diffusione di stereotipi di genere, promuovendo contenuti che valorizzino il contributo delle donne nella società. La stessa delibera invita i media a evitare rappresentazioni che possano risultare lesive della dignità delle donne o che alimentino una visione distorta del loro ruolo.
Ancora più esplicita è stata la Delibera n. 59/19/CONS, che ha ribadito la necessità di un monitoraggio costante sulle rappresentazioni delle donne nei media, con particolare attenzione ai programmi di informazione e intrattenimento. Questo strumento è fondamentale per contrastare fenomeni come il sessismo mediatico, la narrazione distorta della violenza di genere e l’assenza di un’adeguata rappresentazione delle donne nelle posizioni di leadership.
Anche i CORECOM, attraverso iniziative specifiche come il Protocollo d’intesa “Donne e Media”, lavorano per monitorare e promuovere una comunicazione che valorizzi realmente le competenze femminili e che favorisca una cultura del rispetto e della parità.
Noi, come Corecom Basilicata, siamo chiamati a svolgere un ruolo attivo in questa battaglia. La tutela della dignità della persona nei media è una delle nostre missioni fondamentali: significa vigilare affinché la rappresentazione della donna sia equa, rispettosa e libera da pregiudizi, e promuovere una cultura della comunicazione che dia valore al talento e alla professionalità.
Oggi abbiamo il privilegio di confrontarci con giornaliste che, con passione e coraggio, stanno cambiando il modo in cui le notizie vengono raccontate. Sappiamo che la parità nell’informazione non è ancora una realtà pienamente raggiunta: le donne giornaliste devono affrontare ostacoli che vanno dalla precarietà lavorativa alle discriminazioni di carriera, fino al fenomeno in crescita delle molestie e degli attacchi online.
Eppure, nonostante tutto, le donne continuano a essere protagoniste del cambiamento. Il giornalismo femminile ha introdotto una nuova sensibilità nel racconto della realtà, ponendo al centro temi cruciali come i diritti, l’inclusione e la denuncia delle disuguaglianze.
Per questo, oggi voglio consegnare a ciascuna di voi un piccolo simbolo: il tulipano. Questo fiore rappresenta la forza, la determinazione e la capacità di rifiorire, anche dopo le tempeste. Essere donne nel mondo dell’informazione significa resistere, affermarsi e continuare a raccontare la verità, anche quando è scomoda.
A tutte voi, professioniste della comunicazione, va il mio ringraziamento e il mio incoraggiamento. Continuiamo insieme a costruire un’informazione più giusta, più equa, più vera.
Grazie e buon confronto.