Il prossimo 19 febbraio 2025 il Tar Calabria discuterà nel merito dei quattro ricorsi promossi dal Comune di Crotone, dalla Provincia di Crotone, dalla Regione Calabria e dalle associazioni Wwf e Arci per chiedere l’annullamento del provvedimento del ministero dell’Ambiente dello scorso 1 agosto con il quale è stato approvato il progetto stralcio di revisione del Pob Fase 2.
Il provvedimento permetterebbe ad Eni Rewind di superare il vincolo del Piano autorizzativo unico regionale (Paur) del 2020 che prevedeva lo smaltimento fuori dalla regione Calabria dei rifiuti provenienti dalla bonifica dei siti industriali di Crotone.
Per i ricorrenti, invece, va mantenuto il Paur per evitare che i rifiuti pericolosi e quelli contenenti metalli pesanti, tenorm ed amianto, restino nel territorio regionale.
“Ci fa piacere che il Tar abbia ritenuto esistenti le esigenze cautelari ed abbia quindi palesato l’intenzione di definire in pochi mesi la vicenda processuale – ha detto il sindaco di Crotone Vincenzo Voce. È auspicabile che da qui ai prossimi tre mesi Eni non ponga in essere atti incompatibili con le tesi sostenute nel nostro ricorso, altrimenti, laddove, come riteniamo, il Tar dovesse annullare i provvedimenti impugnati all’esito dell’udienza di merito, sarebbe chiamata a risarcire gli ingenti danni arrecati al territorio attraverso le pratiche illegittime eventualmente poste in essere. Auspichiamo altresì che in questo poco tempo a disposizione, il ministero prosegua nel palesato intento anche esternato nella recente visita del dirigente generale Proietti di risolvere l’intera problematica rimettendo al centro delle trattative la posizione degli enti territoriali coinvolti“.
“Ritengo apprezzabile il fatto che il Tar abbia ritenuto meritevole di accoglimento l’istanza cautelare degli enti territoriali, fissando un giudizio immediato – ha detto il presidente della provincia di Crotone, Sergio Ferrari. Il mio auspicio è che Eni Rewind possa completare, tra le altre cose, lo scouting per individuare eventuali discariche all’ estero e che lo faccia prima ancora dell’esito dell’udienza fissata il 19 febbraio. In merito a questa importante data, siamo fiduciosi che si possa andare verso la direzione dell’annullamento del decreto del Mase, individuando anche le discariche all’estero e quindi procedere con la rimozione dei rifiuti, soprattutto con il trasporto degli stessi rifiuti pericolosi fuori dal territorio della Regione Calabria“.