Ammanco al comune di Savelli: beni sequestrati agli indagati ammontano a 3,2 milioni di euro

I carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo del Comando provinciale di Crotone ha sequestrato un immobile a Rende e altri beni di valore.

Il provvedimento è scaturito dagli sviluppi di un’inchiesta della Procura crotonese che coinvolge tre dipendenti del comune di Savelli, accusati di peculato, falso e autoriciclaggio e ai quali già nel maggio dello scorso anno era stato notificato un primo decreto di sequestro per quasi tre milioni.

Il denaro di cui i tre si sarebbero impossessati, secondo quanto emerso dalle indagini, proverrebbe da mandati di pagamento falsi con i quali sarebbero stati dirottati i soldi del Comune destinati alle spese dell’Ente, su propri conti correnti o di aziende a loro riconducibili.

Il nuovo sequestro, che aggiorna il valore complessivo a 3 milioni 24.000 euro, è stato eseguito a carico di due persone di cui una residente a Rende di cui una 32enne, figlia di uno degli indagati.

Le indagini, partite nel novembre 2023 dalla denuncia dell’ammanco di circa un milione di euro dal Bilancio del Comune di Savelli, è stata presentata dal sindaco e dal segretario comunale.

L’operazione odierna segue quella del maggior scorso che portò al sequestro di beni con contestuale avviso di garanzia nei confronti dei tre co-indagati.

In particolare, i successivi accertamenti, svolti nei Comuni di Savelli, Pallagorio e Cirò Marina, hanno permesso di scoprire ulteriori condotte delittuose, analoghe a quelle, che sarebbero state già perpetrate dai tre coinvolti, che hanno consentito di accertare la distrazione fraudolenta, con le medesime modalità, già riscontrate in precedenza, di circa 305 mila. A maggio scorso vennero sequestrati 2 terreni e 4 abitazioni, appartenenti o riconducibili agli indagati, oltre a beni di valore come gioielli e somme di denaro contante.

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