VICEMINISTRO CIRIELLI A CROTONE: “ISRAELE HA DIRITTO DI DIFENDERSI”

Il viceministro agli Affari esteri Edmondo Cirielli ha partecipato a Crotone all’incontro organizzato da Confindustria per discutere delle attività promosse dal Ministero nel campo della Cooperazione internazionale, ed in particolare con l’Africa.

DICHIARAZIONI DEL VICEMINISTRO CIRIELLI

Israele ha il diritto di difendersi, che significa estirpare Hamas da Gaza. È impensabile che una striscia di terra, uno Stato sedicente, speriamo in futuro uno Stato, possa essere guidato da un’organizzazione terroristica sanguinaria come Hamas.

Credo che ci sia una strumentalizzazione e si voglia impedire che Israele si difenda. È chiaro che Israele deve mantenere la calma e non andare oltre, ma allo stesso tempo è impensabile che possa rimanere alla guida di Gaza la dittatura sanguinaria di un’organizzazione terroristica di stampo medievale, oltre che estremista radicale. Il massacro vergognoso di civili, ma anche l’accadimento tribale medievale di una violenza che ha colpito tutti portata avanti dai terroristi palestinesi di Hamas, guidati o eterodiretti dall’Iran, hanno aperto una crisi di proporzioni e di una gravità unica perché abbiamo riscoperto in questo secolo il razzismo antisemita. Nel corso di una guerra muoiono soldati, ma muoiono anche civili. Se c’è qualcuno che mentre fa la guerra colpisce deliberatamente obiettivi civili, uccide deliberatamente civili, commette un crimine di guerra.

Il Mediterraneo è casa nostra e quindi quello che accade in quest’area ci interessa direttamente. L’Italia sta cercando, da un lato, di evitare che il conflitto si estenda a tutta l’aria mediorientale e che non si trasformi in una guerra di religione, Islam contro ebraismo o Islam contro occidente.

È chiaro che la Russia, in primis, ma purtroppo anche l’Iran e forse anche la Cina, soffiano su una radicalizzazione della crisi o almeno su una radicalizzazione del confronto geopolitico con gli Stati Uniti su scala mondiale. L’interesse dell’Italia è chiaramente che la cosa rimanga contenuta in una operazione di difesa di Israele, come è sempre stato nel rispetto del Diritto internazionale. Allo stato attuale quello israeliano è l’unico esercito che, quando sta per bombardare un edificio, avvisa dieci minuti prima affinché venga abbandonato. Questo non lo fa nessuno, neanche gli americani“.

Il viceministro degli esteri Cirelli si è poi soffermato sul naufragio del “Summer love“, il caicco con a bordo 180 migranti che lo scorso 26 febbraio si schiantò contro una secca a poche decine di metri dalla riva di Steccato di Cutro provocando la morte accertata di 94 persone, tra le quali 35 bambini, e una decina di dispersi.

DICHIARAZIONI DEL VICEMINISTRO CIRIELLI

Il naufragio del barcone carico di migranti a Cutro del 26 febbraio scorso è stato provocato dalla Turchia, che ha fatto partire una nave senza controllo; dalla Grecia, che non è intervenuta a vigilare, e da Frontex, che non ha fatto bene il suo dovere.

Va poi considerato il fatto che, in presenza di alcuni interventi italiani, gli scafisti hanno fatto una brusca manovra, facendo morire quelle persone. In ogni caso, é dimostrato statisticamente che più aumentano le partenze illegali nel Mediterraneo, più ci sono morti. Per cui l’obiettivo deve essere proprio quello di impedire le partenze illegali. E noi stiamo lavorando su questo.

Chi ha diritto sul piano umanitario a venire in Europa, deve poterlo fare attraverso i canali legali. Aggiungo che chi vuole venire a lavorare in Italia e non è un profugo di guerra protetto dal Diritto internazionale, deve poterlo fare secondo le regole, e quindi con il decreto flussi.

Dobbiamo stroncare le organizzazioni criminali che gestiscono il traffico illegale delle persone sfruttando economicamente la loro disperazione, anche a costo di farle morire“.

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