POLITICA. ALLA CITTADELLA REGIONALE IL RICORDO DI CARMELO PUJIA

Si è tenuta alla Cittadella regionale a Catanzaro un’iniziativa per ricordare Carmelo Pujia, democristiano, più volte deputato, sottosegretario ed assessore regionale.

Tra gli intervenuti anche l’ex Presidente della Camera Pier Ferdinando Casini.

Con i giornalisti ha parlato di autonomia differenziata, PNRR e Ponte sullo Stretto.

Sul Pnrr ci sono, naturalmente, una serie di problematiche che era anche facile prevedere. Mi auguro, comunque, che su questo tema ci sia la possibilità di un confronto costruttivo tra chi governa e che è all’opposizione. Occorre capire – ha aggiunto Casini – che questi fondi sono indispensabili per la comunità nazionale. Per cui è importante non rimpallarsi eventuali responsabilità, ma lavorare tutti assieme“.

Il ponte sullo Stretto? É tanto che se ne parla. Non vorrei che tra trent’anni la stessa domanda venga fatta a chi verrà a commemorare me – ha concluso. Il ponte – ha aggiunto Casini – è certamente un’opera che presenta elementi molto importanti. Voglio però dire una cosa, soprattutto in riferimento a realtà come la Calabria e la Sicilia: è importante fare il ponte, ma oggi è molto più importante avere una rete regionale stradale e ferroviaria che siano all’altezza“.

Oggi è una giornata importante – ha detto il presidente Roberto Occhiutoperché la politica calabrese, anche quella attuale, deve avere rispetto di chi ne piantò le radici. Credo che Carmelo Pujia – ha aggiunto – sia stato uno dei dirigenti politici migliori che la Calabria abbia mai avuto. Ha sempre saputo coniugare i bisogni del territorio con una visione di sviluppo della regione“.

A margine della commemorazione dell’ex sottosegretario Carmelo Pujia, Occhiuto ha parlato del porto di Gioia Tauro.

La battaglia per il porto di Gioia Tauro, in relazione alla Direttiva dell’Ue sulla riduzione delle emissioni di gas serra, è molto complicata – ha detto. Perché a volte alcune decisioni dell’Europa sono un po’ stupide. Credo di aver dimostrato in questi due anni che si può governare avendo grande rispetto per l’ambiente. Ma lo stesso obiettivo si può raggiungere anche con misure che siano economicamente sostenibili. Questa direttiva dell’Unione europea sacrifica, sull’altare di un ambientalismo ideologico, le possibilità di sviluppo di molti porti europei, a cominciare da quello di Gioia Tauro. Ho chiesto al ministro Pichetto Fratin di mettere in discussione questo punto alla riunione dei ministri dell’Ambiente dell’Europa che si terrà il 16 ottobre. La mia speranza è che il Consiglio riesca a stabilire una deroga per il porto di Gioia Tauro. Sono dispiaciuto per il fatto – ha detto ancora il Governatore – che chi avrebbe dovuto occuparsi di questa vicenda nei mesi e negli anni passati, abbia espresso un voto probabilmente senza nemmeno leggere le carte. Io ce la sto mettendo tutta, ma purtroppo non siedo a quei tavoli. Sarebbe auspicabile anche, per risolvere la questione, una collaborazione con Malta, il cui porto, come quello di Gioia Tauro, pagherebbe moltissimo dall’effetto di questa Direttiva. Occorre spiegare all’Unione europea che comunque, applicando questa Direttiva, non si salvaguarderebbe l’ambiente perché le navi passerebbero ed inquinerebbero in ogni caso, con la differenza che le merci verrebbero scaricate nei porti del nord Africa anziché in Europa”.

 

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