REGGIO CALABRIA. IN FIAMME AUTO IN USO ALLA CONSIGLIERA ANGELA MARCIANÒ

A Reggio Calabria nella notte l’auto usata dalla consigliera comunale Angela Marcianò è stata distrutta da un incendio.

La macchina si trovava parcheggiata in via Sbarre Centrali angolo via Botteghelle, nella zona sud della città.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e gli agenti della Squadra Mobile che, coordinati dalla Procura della Repubblica, stanno cercando di capire la natura dell’incendio. Non si esclude si sia trattato di un atto doloso.

Angela Marcianò candidata alle ultime elezioni amministrative a sindaco di Reggio Calabria era già stata assessore comunale nella prima Giunta guidata dal sindaco sospeso Giuseppe Falcomatà.

Il Commissario regionale della Lega Giacomo Saccomanno ha diffuso una nota nella quale parla di grave intimidazione in quanto l’auto era in uso alla consigliera Marcianò.

NOTA STAMPA

Gravissimo episodio criminale a Reggio Calabria: incendiata l’auto utilizzata da Angela Marcianò. Come sempre mani ignote e vigliacche cercano di condizionare la libera attività politica di chi non si è mai allineato ai diktat delle lobby di potere.

La Lega non può che condannare decisamente tali vili azioni che non devono far paura, ma devono rafforzare in tutti quello spirito di vera libertà che la Calabria merita.

Angela sta, nel suo percorso di cittadino, professionale e di consigliere al Comune di Reggio, portando avanti una battaglia di bonifica e in questi giorni avrebbe dovuto relazionare su argomenti spinosi che avrebbero messo in evidenza una serie di condotte, certamente, non edificanti.

La Lega, pertanto, non solo condanna fortemente questo triste accadimento che fa cadere ulteriormente nel degrado la città di Reggio, ma chiede alle Forze dell’Ordine indagini celeri per scoprire gli autori del vile gesto ed a tutte le forze politiche di sostenere frontalmente ed incondizionatamente l’azione coraggiosa della consigliera Angela Marcianò.

Il movimento sarà sempre accanto ad Angela ed a tutte le persone che vogliono difendere la propria dignità e quella della propria terra, lacerata da intrecci tra certa politica e criminalità organizzata, che stanno minando la democrazia di un territorio e la possibilità di libero e concreto sviluppo“.

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