Il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha scelto il capo delle carceri: sarà il procuratore generale di Reggio Calabria Dino Petralia, il quale andrà a sostituire il dimissionario Francesco Basentini. Petralia ha lavorato a Trapani, Sciacca, Marsala, Palermo e Reggio Calabria.
Originario di Trapani, Petralia, procuratore capo di Sciacca nel 1996 e componente del Csm dal 2006 al 2011, a inizio legislatura era stato presentato come consulente della commissione parlamentare Antimafia. Dopo l’esperienza al Csm tornò da sostituto procuratore a Marsala e poi 2013 fu trasferito a Palermo colomba da procuratore aggiunto ha diretto la piscina sulle Misure di prevenzione, coordinando il primo sequestro di una banca: la Bcc di Paceco, che era diventata la cassaforte di mafiosi e massoni trapanesi.
Lo scorso anno il suo nome è emerso da alcuni rivoli delle indagini su Palamara e le nomine al Csm e all’indomani della polemica ritirò la candidatura del procuratore capo a Torino, della quale parlava degli intercettati della Procura di Perugia. Sposato con Alessandra Camassa, attuale presidente del Tribunale di Marsala ed ex allieva di Paolo Borsellino, raccogliendo i suoi ultimi sfoghi prima della scena di via d’Amelio; il figlio Paolo da febbraio è Assessore allo sport del comune di Palermo.