I Carabinieri del Ros, del Comando provinciale di Reggio Calabria e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, su disposizione della Procura distrettuale antimafia, hanno fermato cinque persone ritenute a vario titolo responsabili di una serie di omicidi, con l’aggravante del metodo mafioso, commessi nel corso della faida tra le famiglie Marando e Trimboli che insanguinò Platì tra la fine degli anni 90 e i primi anni 2000, con l’uccisione di 5 persone. Secondo gli investigatori Pasquale Marando, ritenuto a capo dell’omonima ‘ndrina attiva tra la cittadina reggina ed il Piemonte, irreperibile dal 2002, sarebbe stato vittima di omicidio con occultamento del cadavere, commesso da esponenti dei Trimboli, che avrebbero agito con l’autorizzazione di Rosario Barbaro, capo della locale di ‘ndrangheta di Platì. Alla base dell’omicidio ci sarebbe stata l’intenzione di ridimensionare i Marando, che insidiavano la sua leadership sul territorio.