La Guardia di finanza di Reggio Calabria ha arrestato 4 persone accusate di far parte di un’associazione per delinquere, aggravata dalla transnazionalità, finalizzata alla commissione di reati di natura fiscale. L’operazione, denominata ‘Money gate’ e coordinata dalla Procura di Palmi, ha portato anche al sequestro di beni per quattro milioni di euro. Due degli arrestati sono il presidente del Catanzaro Calcio Giuseppe Cosentino e la figlia Ambra. Cosentino è accusato di appropriazione indebita e di reati tributari mentre la figlia e gli altri 2 arrestati, dipendenti della società di import-export dell’imprenditore, sono accusati di riciclaggio. Per l’accusa avrebbero trasferito in Svizzera ingenti somme di denaro. Altri 4 dipendenti della sua società, la Gicos import-export di Cinquefrondi, nel reggino, sono stati sottoposti all’obbligo di dimora. La società del Catanzaro Calcio è estranea ai fatti di riciclaggio contestati agli indagati. I finanzieri nel corso delle indagini hanno scoperto casualmente anche un presunto caso di illecito sportivo risalente al 2013 che riguarda il Catanzaro Calcio che milita in Lega Pro. Il fatto viene considerato marginale per l’inchiesta ma sarà comunque segnalato alla Procura della Figc.