Responsabile Pd per la sanità Marina Sereni all’ospedale di Cosenza: “Nessuna notizia su fine commissariamento”

Dopo le tappe negli ospedali di San Giovanni in Fiore, Polistena e Crotone, la responsabile nazionale del Pd per Salute e Sanità Marina Sereni ha visitato il Pronto soccorso dell’ospedale Annunziata di Cosenza.

Insieme a lei una delegazione di esponenti calabresi del partito, i consiglieri regionali Mimmo Bevacqua, Franco Iacucci e Amalia Bruni.

Non abbiamo gli elementi per dire se siamo veramente nella possibilità di uscire dal commissariamento della Sanità calabrese – ha detto Sereni. In questo senso, c’è bisogno di un’operazione verità che spetta alla Giunta regionale, al commissario Occhiuto ed al Governo centrale. Certo, non si può uscire dal commissariamento, lo diciamo serenamente, con dei trucchi contabili. C’è bisogno di ragionare su ciò che serve ai calabresi. E cioè su che cosa può significare un’uscita dal commissariamento rispetto ai bisogni di cura delle comunità calabrese. Ieri eravamo in una zona interna, nel Crotonese. Ci sono aree montane che hanno bisogno della medicina di prossimità.

É necessario anche un grande investimento nazionale in favore della sanità pubblica perché il rischio è che invece, non facendo funzionare la sanità pubblica, si favorisca solo la sanità privata. Ma siccome abbiamo risorse importanti nella sanità pubblica, dobbiamo fare in modo che i professionisti ci rimangano e non scelgano, invece, la fuga. Indubbiamente, c’è uno sforzo degli operatori del pronto soccorso dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza che è molto importante. Resta il fatto, però, che, come tutti i pronto soccorso in Italia, anche questo registra un alto numero di ingressi non appropriati.

Siamo di fronte, quindi ad una questione che noi stiamo discutendo a livello nazionale da molti mesi. L’ospedale è importante, ma deve esserlo per le acuzie, mentre ciò che serve é una robusta medicina territoriale. Quello che non può funzionare e che non funziona più è non fare i conti con l’invecchiamento della popolazione e con le cronicità che aumentano. C’è bisogno, quindi, di più investimenti, di più risorse e di più personale per costruire una robusta rete di medicina di prossimità, con case ed ospedali di comunità, per dare risposte ai cittadini a domicilio ed evitare così il sovraffollamento dei pronto soccorso.

Un comparto quello della Sanità che rappresenta una emergenza non solo nazionale ma anche calabrese, dove sono numerosi i cittadini rinunciano alle cure, le liste di attesa non diminuiscono e le risorse sono sempre più poche”.

La responsabile Salute e Sanità del Pd ha incontrato anche il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza Vitaliano De Salazar e i rappresentanti sindacali.

Il tour del Partito Democratico sulla sanità calabrese si è concluso a Mesoraca, nel crotonese.

Attraverso l’attività di ascolto e confronto – è detto in una nota – si è inteso denunciare il disastro del servizio sanitario regionale e costruire una proposta politica che rimetta al centro il diritto alla salute. A Cosenza, insieme alla responsabile nazionale sanità del Pd, Marina Sereni, i consiglieri regionali del Pd hanno effettuato una visita ispettiva nell’ospedale Annunziata, con un confronto diretto con il direttore generale, i sindacati e gli operatori sanitari. Nel corso dell’incontro sono state raccolte le gravi criticità di una struttura fondamentale per il territorio, ma in forte sofferenza. La visita al Pronto Soccorso ha confermato una situazione di enorme pressione, con personale sottorganico e attese estenuanti per i pazienti. Particolarmente preoccupante è la questione delle liste d’attesa, su cui le risposte ricevute restano vaghe e insufficienti, confermando le denunce che il Pd porta avanti da mesi. Si è inoltre discusso della mancata attivazione di posti letto essenziali: il direttore generale De Salazar ha illustrato un piano per colmare questo vuoto, ma resta da capire dove il presidente e commissario Occhiuto intenda reperire le risorse necessarie per attuarlo.

Ogni giorno incontriamo medici e cittadini che non chiedono miracoli, ma solo di avere accesso a un servizio sanitario degno di questo nome. Il governo regionale non può continuare a ignorare l’emergenza negli ospedali e la disperazione del personale sanitario. Servono risposte e servono fondi. Piena convergenza con Cgil, Cisl e Uil è stata espressa sulla necessità di difendere la sanità pubblica che il centrodestra regionale continua a smantellare con scelte politiche che favoriscono il settore privato. Da qui nasce l’impegno del Pd a elaborare una piattaforma condivisa con territori, forze sociali e politiche per rilanciare un servizio sanitario che garantisca davvero il diritto alla salute“.

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