A Lamezia Terme il tribunale ha revocato gli arresti domiciliari dell’avvocata Maria Rita Bagalà disponendo però il divieto di dimora in Calabria.
L’istanza di scarcerazione è stata presentata nelle scorse settimane dal legale dell’imputata ed è stata accolta in quanto ”sono venute meno le esigenze cautelari”.
La professionista è tra i 27 imputati nel processo calabrese “Alibante” a seguito di un’inchiesta della Dda di Catanzaro sulla presunta cosca di ‘ndrangheta capeggiata da suo padre Carmelo Bagalà.
La donna era stata accusata assieme a suo marito e collega Andrea Giunti di associazione mafiosa.
Arrestata nel maggio 2021 Bagalà era ai domiciliari in Valle d’Aosta.
Nel gennaio 2022 a seguito del ricorso presentato dalla procura di Catanzaro per la professionista si erano aperte le porte del carcere fino ad aprile di quest’anno quando il tribunale aveva disposto gli arresti domiciliari.
Intanto va avanti il processo di primo grado a Lamezia Terme iniziato a luglio del 2022 la cui prossima udienza è fissata al 20 dicembre.