A Soriano, tre persone sono state arrestate dai carabinieri della locale stazione con l’accusa di lesioni personali aggravate, porto ed esplosione di colpi d’arma da fuoco, violazione di domicilio e di danneggiamento.
I tre indagati aggredirono un uomo argentino, ferendolo anche con un colpo di pistola ad una gamba, davanti ad una donna e ad una minore.
Nello specifico, la notte di Natale del 2023, in un bar di Soriano Calabro, nel vibonese, durante i festeggiamenti, forse per un equivoco è nato un alterco per futili motivi fra un ragazzo del posto e un operaio di origine argentina. Lo straniero, che era insieme ad un connazionale, era stato poi picchiato. Vista la situazione e per evitare ulteriori conseguenze, l’amico aveva accompagnato l’aggredito a casa nel vicino comune di Sorianello.
Dopo circa quaranta minuti dall’aggressione si sono presentati all’abitazione del giovane quattro soggetti che, dopo aver recuperato dal cortile dell’abitazione dei bastoni e un’ascia, avevano sfondato la porta di ingresso e, incuranti della presenza di una donna e di una minore, avevano picchiato il giovane ferendolo ad un polpaccio con un colpo di pistola calibro 7,65.
Altri tre colpi della stessa arma erano stati sparati contro l’abitazione.
Le immediate indagini avviate dai carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno, coordinati dal procuratore di Vibo Valentia Camillo Falvo e dal sostituto co-titolare del procedimento, hanno portato subito all’identificazione di tre dei presunti aggressori,mentre un quarto complice è attualmente ricercato, i quali avevano agito a volto scoperto incuranti delle numerose telecamere di videosorveglianza, grazie alle quali gli investigatori hanno accertato che il gruppo, al momento dell’aggressione, era già in possesso dell’arma.
La gravità della condotta, la disponibilità dell’arma, la personalità dei soggetti coinvolti e gli elementi raccolti dagli inquirenti hanno costituito la base per la richiesta di misura cautelare avanzata dalla Procura e che il Gip ha accolto disponendo per i 3 la custodia cautelare in carcere.
L’ordinanza è stata eseguita durante la notte, con l’impiego di oltre cento carabinieri del comando provinciale di Vibo Valentia, dello Squadrone Cacciatori di Calabria e del Nucleo Cinofili, con la copertura aerea fornita dall’elicottero dell’Arma.